Si combinano nella casa in devoluzione temporale l´implosione cronologica e lo spazio sospeso tra un universo di riferimento e l´altro del racconto, creando i presupposti per incastonare le vicende in modo da non lasciar svanire l´aura magica - e di orrore che ogni reminiscenza infantile si porta appresso, come con evidenza appare dai film antecedenti Eraserhead - e concedere una chance alla ragione per poter comunicare con le sostituzioni di persone che l´allucinazione suggerisce: un movimento uguale e contrario a quello della sostituzione nella cella tra i due protagonisti, complementari e oppositivi.


Tanto Fred non riesce a far scattare la passione nell´atto d´amore, quanto Pete invece ottiene successi con Sheila e Alice, nella misura in cui Fred si aggrappa ai suoi ricordi, rifiutando quelli delle video-cassette, introdottegli in casa come Videodrome nello stomaco, con la stessa forza Pete ricerca nei flash di immagini caratterizzate da disturbi, come da supporto elettronico, una cura all´amnesia, che ha prodotto il buco in cui si è potuto insinuare quel varco temporale, che lo ha condotto alla cella di Fred (probabilmente), sottraendolo alla subliminale invocazione di Sheila, che dirà a Pete: ¨You are different¨, rimarcando l´alterità anche del ragazzo, ottenendo una simmetria nella doppiezza di tutti i protagonisti. Ma inserendo anche involontariamente un elemento di discriminazione. Infatti egli risulta diverso, ma da cosa? Quale momento fa da spartiacque tra lo scorrere della normalità e l´irrompere dello spaesamento?