Parte Quarta:
PENDIO DELLA MONTAGNA
Akira Kurosawa

Vengo come scaraventato sul pendio della montagna ma non sento alcun impatto
Alzandomi vedo subito accanto a me l'ombra nera nera.
È giorno. L'ombra è molto arrabbiata.
«Tu, che razza di tipo sei?»
Ed io: «Mah, non so bene. Ero sul tetto del grattacielo e stavo attraversando sulla corda... poi, sono caduto... »
L'ombra incalza:
«Anch'io sono caduta con te dal grattacielo, ma sbattendo sull'asfalto! Tu, invece, senza preoccuparti di me, te ne sei volato via, verso il cielo. È possibile una cosa così stupida? Ora non mi interessi più»

«Forse è un sogno. E se è un sogno...»
Io: «Non è vero, è stato un bellissimo sogno!»
L'ombra, arrabbiata, si alza e inizia a camminare.
Io, correndole dietro, la prendo per mano: «Dài, no ti arrabbiare!»
Dandoci la mano, ora camminiamo insieme lungo la china della montagna.
Lontano, nel cielo sereno e azzurro, nuvole dalle forme interessanti giocano tra loro.