Parte Prima:
CIMA DI UN GRATTACIELO
Pendio di una montagna

Una fune è tesa tra le cime di due grattacieli.
Sono uno studente della scuola media, vestito con l'uniforme e il cappello scolastico, sto attraversando in equilibrio.
Il cielo è azzurro, luminoso e sereno; sparse qua e là bianche nuvole dalle forme interessanti.
Camminando in equilibrio guardo il fondo valle creato dai grattacieli; una moltitudine di uomini piccoli piccoli forma come dei mulinelli in movimento dai bei colori.
Mentre sto guardando in basso la testa comincia a girarmi, le gambe tremano, la fune dondola; allargo in fretta le braccia per ritrovare l'equilibrio.

Arriva un colpo di vento: il mio cappello, foderato di bianco, sta per volare via. Cerco di trattenerlo ma perdol'equilibrio: scivolo dalla corda e cado in mille giravolte.
Agito le mani nell'aria cercando qualcosa a cui aggrapparmi; sembra che le mie mani abbiano afferrato qualcosa ... la caduta si arresta e il mio corpo galleggia leggero.
Le mie mani stringono le mani di qualcuno. Guardo: sono mani bianche e gentili di donna, le mani di una bella donna, vestita di un abito bianco e vaporoso che si muove leggero nel vento.
Una donna che, tenendomi le mani, vola nell'aria tra valli di grattacieli.
Guardando meglio sulla sua schiena vedo le ali: un angelo!
Mi sento meravigliosamente felice, con il cuore leggero mi abbandono alla stretta del'angelo, che continua a volare con un sorriso radioso.
Le finestre dei grattacieli si succedono in fuga, sfilando rapide davanti ai miei occhi.
Volando vedo nel cielo azzurro un punto nero; diventa un rettangolo che si avvicina, come ritagliato nel cielo.
Ecco ... mi vengono addosso, da diverse angolazioni, teoremi, figure geometriche, equazioni, triangoli, semicerchi, linee...
continuando a volare esco da questo foro scuro.