Doppio In-tre-ccio

 

 

 

 

 

 

Questo lavoro viene da lontano e viaggia sul filo del pretesto, con l'ambizione di dimostrare quanti e quali percorsi si possono scatenare da diverse singole visioni. Prima che uscisse il remake di Soderberg di Solaris, a trent'anni di distanza, Alberto Corsani inviò uno studio del film di Tarkovskji come è stato editato ultimamente dalle edizioni Paoline, a quello si sommò il ritrovamento degli appunti conservati su un quaderno dalla copertina nera, con le pagine colorate di rosso sui bordi (un dettaglio che ammanta di una patina d'antan l'oggetto, apparentandolo agli object trouvée di Good Bye Lenin), tra i quali facevano capolino brevi suggestioni redatte negli anni settanta da Paola Tarino sul film mostrato al Movie Club, forse quando ancora era sito in via Giusti. Tutto questo materiale rimase a decantare in attesa di Clooney...
Parallelamente uscì Die Unberührbare, film a parte, assolutamente avulso da qualsiasi etichetta, immerso in un bianco e nero irreale che ammanta lo spaesamento della caduta del Muro per un'intellettuale comunista tedesca, quanto surreale è il viraggio dell'inizio di Good Bye Lenin, collocato proprio nella DDR del 1978. Un primo elemento che accomunò questi eterogenei testi fu l'astronautica, centrale nel film di Becker (legato per tematica e unità spazio-temporale al film di Röhler) e ovviamente essenziale per i Solaris, ma soprattutto lo spaesamento che investe anche L'Adversaire, il film di Nicole Garcia che lo rilegge in chiave di immobilismo, di statica noia come reazione allo scoprirsi altro da quello che si è voluto far credere e proprio questo collocarsi altrove rispetto a una possibile realtà raccontata ha fatto sì che Chiara Biano accomunasse il film di Garcia a quello distantissimo di Becker. Da questi intrecci di letture si ricava un intricato insieme di rimandi che ho cercato di assemblare affliggendovi con mie elucubrazioni su Solaris e Good Bye Lenin! suffragate da una pletora di immagini.
Si è così ricavato un mini-ipertesto fatto di due triangolazioni: una fondata sui tre film accomunati da addentellati possibili tra Good Bye Lenin!, Hanna Flanders e L'Adversaire; l'altro costituito da tre diversi lettori di due testi diversissimi come i tre Solaris (quello ignobilmente sconciato dalla distribuzione italiana che ne tagliò 80 minuti, quello restituito all'intelligenza di Tarkovskji e quello riletto da Soderberg).













In-tre-ccio Doppio


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