Aaaah, ..sìì! ...Oooh, ancora, ...Uuuhm
I mugolii si introducono anche nell'intento di raddoppiare ogni semantizzazione
Ipertrofizzazione dell'immagine dovuta alla moltiplicazione dei riflessi e alla compresenza dei soggetti reificati e dei loro simulacri: a tratti appare esagerata l'insistenza, ma in realtà è mirata a conseguire la vera oscenità, ovvero l'accumulo di corpi come materiali da portare in scena finché questa viene saturata completamente e allora l'osceno (ob-scene direbbe Baudrillard, che emerge dal fuori scena, occupandola) diventa il punto fissato dallo sguardo di Nina penetrata analmente mentre si fa guardare dal suo amico che la ama e non osa osservare, ma che poi la sbircia nelle cassette e non capisce cosa lo attiri: una sorta di masochismo. L'insostenibilità del doppio e della presenza |