Reclinati sul passato, smarriti e svuotati: nulla sarà più come prima

Un grido silenzioso, degno della disperazione di Kenzaburo Oe, collabora a congelare e immobilizzare nella neve, che uniforma tutto in una cognizione del dolore enigmatica a causa dell´invarianza del paesaggio eternato nel suo immoto nitore, a dispetto della mutazione di ogni percezione dopo l´evento.

È accaduto qualcosa, che ha capovolto il mondo, cambiando qualsiasi percezione, soffocata dalla coltre di neve.
La domanda che affiora subito alle labbra è: ¨Perché?¨.
Ma ne nasconde un´altra: ¨Cosa? é realmente avvenuto?¨.
Manca per fortuna il moralismo tipico degli americani: quel moralismo che avrebbe colpevolizzato i giovani non pacificati dall´ipocrisia del mondo degli adulti (a sua volta non così centrale, in modo da non addurre motivi di castigo per il comportamento della cittadina).
Persino l´incesto o l´adulterio non subiscono censure bacchettone, anzi la ragazzina superstite dice al padre, senza la malizia di una Lolita: ¨Non avevamo bisogno di parole¨, sottintendendo che il loro rapporto passava attraverso il corpo.