Assistiamo non ad una denuncia sociale, ma ad una poetica metafora della condizione umana (personaggi surreali come il pazzo perforatore inserito in una ruota da criceti, condizioni allucinate come il ruolo cammeo di Iggy Pop e l´umanità depravata del bar), illuminata da dominanti rossastre, che deve la sua originalità alla carica emotiva: si passa da gesti di intenso affetto (l´abbraccio con il figlio, dopo che ha dimostrato lo stesso coraggio dignitoso) ad atti di deliberata violenza belluina (la morte di Luis), nel breve volgere di una sequenza che accumula una serie di situazioni estenuanti, che prostrano lo spettatore attraverso lente carrellate sul viso e sul corpo sempre più segnato da una via crucis, che contiene molti rimandi cristologici (Depp trasporta una croce fatta di secchi d´acqua, si immerge nell´acqua battesimale, offre il suo corpo, ricerca gli spiriti della notte, incontrandosi con la natura avita), ma purifica esaltando la figura dell´indiano, perseguitato dal suo destino attraverso l´incombente presenza dell´inquietante figura disegnata sui muri di lamiera.. |