"L'orologio, in Metropolis, non ha che dieci ore: quelle del lavoro; e in questo ritmo a
due tempi si muove la vita della città intera. Gli uomini liberi
di Metropolis tiranneggiano i servi, Nibelunhgi della città, che
lavorano in un eterno giorno elettrico, nelle profondità della terra. Nel semplice ingranaggio
della Repubblica, manca soltanto il cuore, il sentimento capace
di conciliare degli estremi così incompatibili" Luis Buñuel, Scritti cinematografici, Marsilio, 1984, p.141. |