Ciò che più conta non è tanto il sardonico massacro di una corporazione e neanche il caustico tono scanzonato, seppure molto distaccato, con cui gli autori del film montano le situazioni , scardinandole attraverso la giustapposizione di un´inquadratura o un subliminale commento irridente da parte dei vermi. A rendere questo esilarante prodotto eccezionale nel fatuo panorama italiano dei Virzì è la gradualità (nonostante il ritmo frenetico, coeso al mondo pubblicitario) con cui l´intera società viene coinvolta nello sfascio; è quasi come se, dopo essersi insinuati a livello subliminale, i vermi andassero a occupare i più lontani recessi dello schermo, sommergendo ciascuno e ogni cosa, per portare a compimento la minaccia sorda che fa da basso continuo. Non le manifestazioni brulicanti di disoccupati, ma un vaticinio ormai ventennale : "Una risata vi seppellirà".

A Baldoni sta a cuore evidenziare in che modo il sistema pubblicitario, complice di qualunque regime, porta fatalmente all´accettazione di qualunque messaggio : "Si bevono tutto". Questa ossessione lo porta talvolta a uscire dal sistematico massacro dell´incredibile realtà, per rischiare un po´ di retorica, soprattutto nel finale. Però lo si può perdonare: l´invenzione dei vermi che sghignazzano di noi è più efficace dei pesci dei Monthy Python impegnati a discettare filosoficamente su ¨Il Senso della Vita¨.