Quella della Nike è una pubblicità televisiva inserita integralmente, come faceva Almodovar ai bei tempi della dissacrazione conclusi con Kika (altro parente alla lontana di questo film). La presenza della Nike è a dire il vero imbarazzante: il bambino è completamente griffato ed il just do it evocato ovunque, ma ci sono elementi che fanno ritenere più ovvia la lettura che ascrive alla multinazionale della virgola il timbro indelebile della corresponsabilità di un'omologazione planetaria globalizzante a cui si contrappone lo sforzo di Wagner per la conservazione delle tradizioni.

Lo spot vede impegnato Ronaldo & Co. Contro una squadra di demoni meno dopati degli juventini e più tradizionali. L'inserto pubblicitario riassume la lotta inscenata nell'intero film tra i nuovi killer, performativi, ma senza estro, né amore per il mestiere: efficienti, ma nient'affatto poetici, un tipo di diavoli determinati (interessante la citazione da Reservoir dogs), la cui apoteosi è sancita nella sit. com. vacua che procede tra gratuiti stupri e violenze, smaccata parodia al vetriolo del vuoto siderale offerto dai modelli televisivi in alternativa alla competenza del vecchio killer.