Regia: Wiz Interprete: Rosario Dawson Musica: Chemical Brothers Voce: Bernard Sumner Anno: 1999 Durata: 7 min. |
Out of control, brano tratto dall'Album Surrender dei Chemical Brothers, ha dato luogo ad un video realizzato tra il 24 agosto e il 5 ottobre 1999 (dur.7'19'', ma esiste una versione lunga di 11'), recupera tutte le suggestioni dell'immaginario antagonista. |
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Qui al pranzo si vorrebbe sostituire una bevuta avvelenata, ... ma una sorsata di ardore glaciale vi sommergerà sull'onda dell'inarrestabile serializzazione della musica di sintesi chimica. |
L'accenno al maestro del western rivoluzionario non è peregrino: moltissime inquadrature fanno evidente riferimento alle sue impostazioni del quadro e non è un caso che l'intera prima parte assuma il formato anamorfico del 70 mm caro al western, extralarge con le bande nere ma nessuno spazio sterminato.
Invece si riconoscono molte riprese ritagliate sulle posizioni plastiche dei duellanti, gli avversari ripresi nella parte di quadro incorniciata dalle gambe divaricate in attesa del duello, dettagli delle "armi" nelle fondine: uno spettacolo per gli occhi che scorrono da una provocazione sessuale ad un fremito di lotta sociale attraverso una fotografia carica di cromatismi terragni, nitidissima, capace di scolpire i tratti dei latinos in una ridda di marroni che coprono tutta la gamma dal rosso carico (ricalcato sul prodotto da pubblicizzare, scopriremo a posteriori) al giallo intenso su uno sfondo di fumi e sfocature volte a risaltare il profilo della ragazza in mimetica e stella rivoluzionaria. |
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La simbologia è talmente connotata che non lascia spazio ai molti segnali del ribaltamento della destinazione d'uso dell'immaginario saccheggiato che si sta consumando, eppure uno dei pregi del video sta nel collazionare serie di meccanismi pubblicitari subdoli e qui evidenziati per renderli trasparenti: certi ammiccamenti, le pose, la composizione statuaria dei due giovani che suggono la bevanda dall'epidermide infuocata dell'altro, l'insistenza sul dettaglio del versamento dei liquidi da far agognare è parte di uno studio del linguaggio pubblicitario altrettanto geniale di quello che produce una fotocopia precisa e raffinata di un esaltante momento revolucionario. Come non amare quell'atmosfera da realismo magico latino-americano, i palpitanti tremiti efficacemente mediati dai gesti lenti e cadenzati da campi e controcampi, lingue saettanti e sguardi assassini. I sensi sono tutti parossisticamente all'erta coinvolti nel meccanismo seduttivo... Fino a quando ... |
... la reductio a spot e quindi, attraverso la disillusione, la denuncia dell'appropriazione dei riferimenti antagonisti da parte del simbolo di potere della VivaCola significa connotare pure il livello di "difficoltà di controllo" dell'intenzione del messaggio, segnalandone la pericolosità. Le figure amate dalla iconografia guevarista le troviamo uguali a se stessi nella bella immagine curata e affascinante, fino alla rivelazione canzonatoria del messaggio pubblicitario (in cui compare persino un autoreferente "100% chemical free" assolvendo il gruppo da correità con la bevanda), che getta una luce infida sulla perfetta ricostruzione di un momento di guerriglia urbana in un paese latino-americano; |
però la libertà dei corpi che ballano, nonostante la bottiglietta protagonista, lasciano sperare che altrove attecchisca quello slancio ansioso e dunque si può leggere l'intera prima parte come una commossa rievocazione delle modalità di lotta storiche, quasi un "come eravamo" non scevro della patina di nostalgia che migliora l'immagine nel ricordo, mescolandolo con le modalità di registrazione delle emozioni rivoluzionarie del periodo rievocato per accreditare un fondamento passato alle immagini confuse e non meno arrabbiate del presente. |
Infatti la musica ha un improvviso cambiamento, quasi incredibile nell'iterazione del gruppo |
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Speriamo che questo video non sia il cavallo di troia attraverso il quale la reazione riesce a imbrigliare le residue pulsioni alla ribellione non imbrigliate da organizzazioni-pompiere più o meno multinazionali mettendole in scena e inserendole così nel circuito dell'immaginario, che quando diventa collettivo è controllabile, però fa ben sperare il legame naturale che viene dalla contemporanea riproposta live dei Clash del loro Complete Control: un titolo opposto all'altro, ma nelle sonorità del vecchio Strummer si individuano le stesse connotazioni che si indovinano nei lividi verdognoli malsani in contrasto con il preludio caldo umido del video "chemical", d'altronde l'afflato ribelle sorge nel video dei Chemical Brothers per negazione: il finto esempio della prima parte trova innesco reale nella seconda. La bottiglia non era resa poi così innocua dal fermo di fotogramma della pubblicità, ma conservava la sua carica eversiva pronta ad attizzare focolai di rivolta sotto forme apparentemente diverse. La rabbia è la stessa e la linea non è così distante |
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