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Gesù Cristo: un'immagine cinematografica
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3.3 Boxcar Bertha (1972)

Boxcar Bertha, tradotto molto fantasiosamente in italiano con il titolo America 1929: sterminateli senza pietà, è il secondo lungometraggio di Scorsese, e sembra stia a spezzare l'evidente filo conduttore che unisce, nei temi e nello stile, Who's that knocking at my door (1969) e Mean streets (1973).

Il film prende le mosse da Sister of the road, un avvincente road-diary, propostogli da un nome importante: quello del produttore Roger Corman, regista padre per tutta una generazione di future grandi firme del cinema indipendente americano.

Lo scenario del film è quello delle campagne dell'Arkansas impoverite dalla depressione del '29: la protagonista Bertha Thompson le attraversa da vagabonda e fuorilegge, dopo la morte del padre in un incidente, saltando da un treno a un altro, in compagnia di un sindacalista e di un giocatore d'azzardo.

3.3.1 Bertha-Hershey-Maddalena

Una delle star del cinema non mainstream dell'epoca, Barbara Hershey, è chiamata a interpretare la parte di Bertha; suo marito David Carradine quella del pericoloso sindacalista bolscevico Big Bill Shelley.

Si racconta che durante i ventiquattro giorni delle riprese, Barbara Hershey abbia donato a Martin Scorsese una copia del libro dell'autore greco Nikos Kazantakis, intitolato The Last Temptation of Christ, facendosi promettere, che se in futuro mai l'avesse messo in scena, proprio a lei avrebbe riservato una delle parti più "calde" all'interno della narrazione: quella di Maddalena. Inizia così a profilarsi un'idea che avrebbe avuto la sua realizzazione, dopo alterne vicende e qualche ostacolo, solo molti anni più tardi.

Ma in Boxcar Bertha possiamo gustare un'anticipazione, una curiosa coincidenza di ruoli a una sequenza impressionante per l'impatto visivo e per il suo richiamo simbolico.

3.3.2 16 anni prima: una crocefissione pagana

Inquadratura ravvicinata di un pezzo di legno dal quale spuntano le dita di una mano; un chiodo trapassa: è la "crocefissione" Big Bill Shelley-Carradine. La croce non c'è, ma la struttura delle inquadrature fa di tutto per suggerirne la presenza.

Segue l' inquadratura di un uomo che con un martello affonda i chiodi, poi, sempre ravvicinato e a quarantacinque gradi, il volto di Big Bill che urla e si contorce dal dolore; gli schizzi di sangue lo ricoprono. Successivamente la scena viene mostrata per intero, con un movimento di panoramica dal basso verso l'alto, con i due soldati ai fianchi della "croce", poi ancora un'inquadratura dall'alto: il corpo cede esausto, dopo un ultimo contorcimento. La forza della metafora visiva è evidente:

Un debole difensore dei deboli, un Cristo profano esaltato da prepotenti metafore: come nella scena finale, dove il bandito bolscevico Bill è inquadrato dall'alto in modo che le braccia formino una croce invisibile.

Bertha-Maddalena-Hershey, in un vestito arancione è a terra, sdraiata, e taglia orizzontalmente il quadro. Urla straziata "Bill", mentre Scorsese ci mostra gli aguzzini che terminano la loro opera, con tanto di insegna sopra la testa, non un "INRI", ma lo sbiadito asso di cuori, che Bertha gli aveva regalato il giorno del loro fidanzamento. Il vendicatore nero Von-Casey, ritardatario giustiziere finale, prepara una strage ai piedi di questa crocefissione pagana: gli uomini dei padroni da carnefici diventano vittime della spietata carabina del nero.

Ma il treno inizia la sua corsa con l'inchiodato Big Bill-Carradine al vagone, il "boxcar": è il cinema che si manifesta ancora una volta e prepara il finale, lo scioglimento della vicenda. Una macabra inquadratura dall'interno della carrozza ci mostra ancora le dita inchiodate di Big Billy sulla parte destra del quadro, mentre il peasaggio scorre sulla sinistra. Si alternano numerosi punti di vista sul "crocefisso" e Bertha-Hershey-Maddalena che si attacca ai suoi piedi, lamentando "No, non me lo portate via".

J'ai abordé la scène franchement, sans tricher. Je pensais à Duel au soleil, à Jennifer Jones se traînant dans les rochers.

L'ultima inquadratura è un camera-train che ci mostra di profilo, in basso, sulla destra del quadro, l'immobile "crocefisso" e sulla sinistra l'acquitrinoso paesaggio dell'Arkansas che sfugge, lasciando Bertha-Hershey-Maddalena come un puntino arancione in lontananza.


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© 2003 Andrea Deaglio - Licenza Creative Commons Attribution-NonCommercial-ShareAlike