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Takeshi Kitano

Figura poliedrica della realtà giapponese, celebre mattatore televisivo comico e provocatorio, scrittore, pittore, sceneggiatore regista ed attore... Takeshi è molto probabilmente conosciuto dagli affezionati dei notturni di Fuoriorario: il suo film più noto, Sonatine (mai distribuito in Italia, come d'altra parte tutte le sue pellicole, cfr. Filmografia), è stato proposto e riproposto dal catodico-guru Ghezzi in una sorta di delirante omaggio ciclico, quasi un rito che talvolta viene proposto in versione originale senza appiglio linguistico alcuno - e, private della comprensibilità dei dialoghi, le immagini scorrono come un improbabile "audiovisivo muto", silenziato, lirico; si manifestano in ogni linea, svuotate e riempite al contempo - talvolta viene mandato in onda nella versione sottotitolata - e la cruda bellezza delle immagini si ricompone in un arco narrativo: assumono senso i dialoghi, tornando presenti, si delinea nella sua completezza l'universo Takeshi... Storie di ordinaria violenza, ma sopite in una calma piatta fatta di situazioni espanse, diluite, immobilizzate: un ritmo rallentato, quasi esasperante, fatto di inquadrature lunghe, statiche; di snodi narrativi che sembrano non verificarsi, negati; di dialoghi brevi, secchi, veicolati più che dalla parola da sguardi fissi su un liquido nulla mosso da dilemmi morali; di animi schiacciati da macigni di destino. In questa quiete apparente, internamente lacerata e agitata, si innesta come esplosione improvvisa la violenza, il precipitare degli eventi: una sorta di trampolino per una caduta rapida in un nuovo/identico stato di sonnolente immobilità. Lontano da prospettive di estetizzazione della violenza, il cinema di Takeshi restituisce il male alla terribilità che gli è propria, ma dipingendolo come un elemento inevitabile, come un tratto distintivo dell'uomo e del suo mondo artificiale: l'amore, l'onore, la bellezza, l'amicizia, se ne alimentano come i girasole che ricorrono ossessivamente nelle sue pellicole - splendidamente vitali, eppure dipendenti da un'energia cruda che solo un sole bruciante può loro fornire. Personaggi che aspettano la morte, e che la morte attende a sua volta: un sacrificio-duello cui non si sfugge, ma che si rimanda attraverso la pausa silenziosa. Realtà criminale in ogni suo aspetto, che si tratti di yakuza o di poliziotti: come una predestinazione dovuta ad una colpa. La morte dietro l'angolo, un tono dolente: un mare di girasole od un mare vero e proprio su cui si specchiano dei fiori-di-sole/fiori-di-fuoco/fuochi d'artificio, hana-bi.

l.a.


Filmografia

Regia & Sceneggiatura:

1989 Violent Cop (Sono Otoko Kyoubou ni Tsuksi)*
1990
Boiling Point (3-4x10 Gatsu) *
1991
A Scene at the Sea (Ano Natsu, Ichiban Shizukana Umi)
1993 Sonatine*
1995
Getting Any? (Minna Yatteruka) *
1996
Kids Return
1997 Hana-Bi*

* anche interprete.

Altre interpretazioni:

1983 Merry Christmas, Mr. Lawrence Furyo (Senjou no Marry Christmas), di Nagisa Oshima
1993 Many Happy Returns (Kyouso Tanjou), di Toshihiro Tenma
1994 Johnny Mnemonic, di Robert Longo
1995 Five of Them (Gonin), di Takashi Ishii


Bibliografia

In italiano:
Ecco perché mi odiano
di Takeshi Kitano
ISBN 88-452-2476-7
Bompiani, Milano, 1995

In giapponese:
Minna Yatteruka
di Takeshi Kitano
ISBN 4-594-1652-9

Takeshi no shinutame no ikikata (Takeshi's method of living to death)
di Takeshi Kitano
ISBN 4-10-381205

Kokoni haha ari (Here, Mother)
di Saki Kitano (madre di Takeshi Kitano)
ISBN 4-04-185601-9-2

Kantoku Takeshi, Kitanogumi zenkiroku (Making of Violent Cop)
di Masashi Shimizu
ISBN 4-900416-69-X

Kitano Takeshi VS "Beat" Takeshi
di Yoshiaki Abe
ISBN 4-480-87177-2

Kids Return
di Akira Tamura
ISBN 4-87233-291-1

Kurosawa Akira, Miyazaki Hayao, Kitano Takeshi - Nihon no sannin no ensyutsuka
di Youichi Shibuya
ISBN 4-947599-26-X


 

 

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