Festival Internazionale Cinema Giovani

Recensioni
Annotazioni sospese nel tempo "reale" del Festival

¡Qué viva México!
La Zandunga
di Fernando de Fuentes
Messico 1937

Soggetto: Rafael M. Saavedra. Sceneggiatura: Fernando de Fuentes. Fotografia: Ross Fisher. Scenografia: Jorge Fernández. Montaggio: Charles L. Kimball. Musica: Max Urban. Suono: B. J. Kroger, José B. Carles. Interpreti: Lupe Vélez, Rafael Falcón, Arturo de Córdova, Joaquín Pardavé, Manuel Noriega. Produzione: Films Selectos, Pedro A. Calderón.

Fa parlare le ragazze, questo film sorprendente, solare, diretto, ma anche ricco di figure di pensiero e rappresentazione. Ci sono i rapporti di potere economico, ben esemplificati dal caso di Don Eulogio, padre della protagonista Lupe, bistrattato da un maturo possidente che lo butta sul lastrico; c'è una visione benigna (infine) ma pungente del governo locale, legato a simboli anacronistici (un bastone frutto di più di un divertente doppio senso) o ebbro di un potere e di una scienza apparenti; ci sono trame di sentimento ben orchestrate che si intrecciano intorno alla protagonista e un'ampia sezione dedicata alla sorellanza; c'è una sentita condanna delle chiusure localiste, viste anche nella loro origine prevalentemente maschile e possessiva.

E molto altro si svela allo spettatore, mentre si sviluppa la trama apparentemente semplice di un amore contrastato fra una ragazza e un marinaio che forse la fa attendere troppo. Con una guida drammatica esemplare, i nodi vengono sciolti nella finale riunione che sancisce, al ritmo del caratteristico ballo nuziale "Zandunga", il diritto di scelta della protagonista.

Marcello Testi


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