Festival Internazionale Cinema Giovani

Recensioni
Annotazioni sospese nel tempo "reale" del Festival

16/11/97
Robert Kramer

Guns
di Robert Kramer
Francia 1980

"Ogni storia è la storia di un'arma puntata". Ossessioni di un giornalista che indaga su un misterioso traffico di armi. Forse c'è dietro la mano del governo. Per Kramer, invece c'è la possibilità di illustrare un altro momento corale di derive esistenziali. Obiettivi, delusioni, disillusioni di campioni di varia umanità, i cui percorsi s'intrecciano, s'intersecano, si compenetrano addirittura intorno a concetti ormai ben conosciuti. La verità, la limpidezza, gli oscuri giochi di potere, la solidarietà, l'affetto, l'amicizia, la morte sono temi in cui il regista rende possibile il rispecchiamento di qualunque individuo. L'uomo ha preso coscienza del mondo che lo circonda, l'adeguarsi a questo contesto determina la crisi. Nelle storie di Kramer c'è un po' di ognuno di noi, la mancanza di certezza dei personaggi che abitano i suoi scenari è lo specchio fedele di un disagio che ha investito l'uomo moderno e non lo ha abbandonato. L'intrigo politico della storia è un mero pretesto per addentrarsi nell'intimo dell'umanità, scavando in situazioni particolari, altamente personali, che danno un ritratto a tutto tondo di quello che è l'uomo nel momento della sua sollecitazione emotiva. Kramer dilata le situazioni per mostrare la pienezza dell'essenza umana in momenti non convenzionali, dove l'individuo è solo, nudo di fronte agli eventi. E dove, forse, più alta è la possibilità che mostri il suo vero volto.

Giampiero Frasca


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