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Torino Film Festival - 2004
Questo servizio va in onda senza interventi in video o in voce per protesta contro la deriva del Festival. L'estensore che ha fornito le notizie dalle sale è autorizzato dalla redazione.

2: Illuminazioni di "famiglia"

Fulvio Faggiani's TO-FILM-FEST-22°

Giornata di sabato 20 Novembre

Fidandomi dei giudizi captati un po' in giro, decido di saltare la prima proiezione del mattino al Lux per passare direttamente alla seconda.

Abbandono così L'iguana per passare al francese Illumination di Pascal Breton. Siamo dalle parti del vincitore dello scorso anno (La fine del regno animale) pur se con le dovute differenze. Il giovane Ildutt lavora su un peschereccio, ma è praticamente incapace di "pulire" i pesci quando sono ancora vivi e tenta di salvarli rigettandoli in mare. Quando la barca approda in Scozia, si isola dai suoi compagni e si perde tra le brughiere seguendo una voce che è il solo in grado di sentire. Al ritorno a casa non è più lo stesso.

Ora, se mi fermassi qui, voi probabilmente non capireste un fico secco della vicenda, ma il bello del film sta proprio in una serie di accadimenti, apparentemente slegati, che compongono una sorta di capitoli della storia del protagonista, un Clet Beyer intensissimo. Abbiamo così la nonna anziana che riceve le visite dell'affascinante Christina di cui Ildutt si innamora; un tentativo di suicidio vicino al molo che era stato bombardato nell'ultima guerra ma è rimasto intatto; la fuga verso la comunità del "santone" Rudy; una pesca notturna che sembra issare il cadavere di una sirena; la sorellina morta di leucemia; un gallo sotto braccio; un rave party; delle coincidenze («stampa la foto di tua madre su una maglietta e falla indossare alla donna con cui farai l'amore»: indovinate chi la mette?); una sorellina solo inventata; uno scaldabagno da riparare; una dichiarazione d'amore imbarazzatissima dentro a una Mercedes ricostruita dallo sfasciacarrozze; scelte di uomini sbagliate; un gruppo rock in cui suonare il basso; rivedersi.



Seconda visione della giornata è il film di Hong-Kong La mano sinistra. Il regista Wong Chi Po è abilissimo nel rimaneggiare i codici del gangster movie orientale, dandone una personale rilettura.

La storia è quella classica dell'avvicendarsi al potere di una "famiglia", guidata dal neo papà Hung in lotta con il fraterno amico "mancino". A questa storia si lega quella dei 2 amici Yi e Turbo, estratti a sorte nel gioco della morte per uccidere il boss Hung. Costruito con un perfetto meccanismo di montaggio alternato, il film si avvale di alcuni attori famosi (Andy Lau, per citarne solo uno) e gioca in modo intelligente con stilemi del genere come ad esempio la cena al ristorante che attinge a piene mani al repertorio di mafia made in Italy oppure la scrosciante pioggia finale che diviene quasi un'arma. Colpo di scena finale per un ottimo film di genere che ha ricevuto unanimi consensi da parte del pubblico.

Fulvio Faggiani