Animalista. E' la parola d’ordine del primo giorno del festival.

Da una parte frotte di giornalisti che, prima durante la conferenza stampa, poi al Teatro antico insieme con un pubblico di migliaia di anime, difendono strenuamente Pedro Almodovar contro gli strali offensivi della Lav, la lega antivivisezione. Pedro, lo sapete, è accusato di aver ucciso quattro tori per la realizzazione del suo ultimo film Parla con lei. Qualcuno, ma non ha tanto buon gusto, grida a Pedro “assassino”, gli altri della Lav, non più di una trentina, urlano, fischiano e con tutte le loro forze alzano stendardi, cercano di boicottare Almodovar. Il quale si difende affermando che lui non ha ucciso alcun toro. In Spagna i toreri sono considerati dei professionisti, e la corrida è un’espressione di cultura.

Grazie Pedro. Come regista sei grande, nessun dubbio, ma per morale ed etica sei un po’ confuso. A quale cultura ti riferisci, quale tradizioni, quelle che uccidono i tori in Spagna, mettono il burka in Afghanistan, praticano l’infibulazione in Africa? O ci sono tradizioni giuste ed altre no? Qual è il punto di vista secondo cui è sempre lecito non protestare contro questo genere di “espressioni culturali”?

Ancora giornata animalista perché il primo film della giornata e non so se avrò il tempo di stilare una breve recensione si chiama The Legend of The Titanic, film animato diretto da Kim Jun Ok. è una curiosa rilettura del famoso disastro. Sono gli animali la chiave di volta della storia. Infatti, i pescecani bloccano il timone della nave e una enorme piovra tontolona scaglia contro il piroscafo un gigantesco iceberg, ma poi si pente e cercherà di salvare tutti i passeggeri. I protagonisti sono una coppia di topi e naturalmente due amanti, il gitano Don Juan e la nobile Elizabeth, che riusciranno a prevalere sui soliti cattivi (il barone Van Der Tilt), insieme con altri animali benigni: canarini, cani e delfini.

La giornata si è chiusa con il concerto di Ennio Morricone, disturbato dai giochi di fuoco vicini, e… dai soliti trilli. Infine i famosi venti minuti di Gangs of New York già visti a Cannes; sarà la presenza di Leonardo Di Caprio, ma è davvero un film di Scorsese o l’ultimo film di Roland Emmerich? Ah, ah dimenticavo, i Nastri d’Argento 2002, beh quelli li avrete già letti su tutti i giornali…

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