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FilmMaker Doc 6
Milano, Spazio Oberdan, 28 novembre - 4 dicembre 2001
I premi

Il festival sarà strutturato nelle seguenti sezioni:
1. Concorso internazionale per film e video 'lavoro e temi sociali'.
2. Progetto produttivo Paesaggi Umani.
3. Fuori Formato
4. Retrospettiva

Il festival è realizzato con la collaborazione ed il sostegno
del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali - Dipartimento dello Spettacolo, della Regione Lombardia -Direzione Generale Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, della Provincia di Milano - Settore Cultura, del Comune di Milano - Settore Giovani, dei sindacati regionali CGIL, CISL, UIL, della Pastorale del Lavoro della Arcidiocesi di Milano, della Fondazione Cineteca Italiana e del Centre Culturel Français, del Goethe Institut, di Tele+ e del canale tematico PLANETE.


1. Concorso internazionale per film e video 'lavoro e temi sociali'.
Dopo tre anni in cui il progetto ha avuto modo di maturare, il concorso è oggi la punta di diamante del festival. La selezione presentata rappresenta il meglio della produzione cinematografica internazionale sul tema del lavoro e sulle dinamiche sociali. 12 film (scelti fra i 400 arrivati) giunti da tutto il mondo, ricostruiscono un panorama ricco di informazioni e di punti di vista originali e di soluzioni linguistiche rigorose e spesso innovative.

I premi e le giurie:
Due giurie e due palmares per l'edizione 2001. I premi ufficiali (un primo premio di 10.000.000 di lire e due secondi premi da 2.500.000 ciascuno), cui concorrono i 12 film del concorso, saranno assegnati da una giuria composta dallo storico del cinema Francesco Ballo, dal musicista Gaetano Liguori, dal regista Giovanni Maderna, dalla sindacalista Anna Milani e dallo scrittore Giampaolo Spinato.
Il premio speciale dal canale televisivo Planete (D+) di lire 2.000.000, riservato ai giovani autori italiani di documentari, i cui lavori sono proiettati in una delle varie sezioni del festival, verrà assegnato da una giuria di critici e giornaliste specializzate: Violetta Bellocchio (Duel), Sonia Campagnola (Flash Art), Adriana Marmiroli (FilmTv).

I premiati delle precedenti edizioni:
1998: Sto lavorando? di Daniele Segre (1° premio); Nespatrené di Miroslav Janek e Wasteland di Andrei Schwartz (2° premio).
1999: Crazy English di Zhang Yuan (1° premio); Kto bolché di Vitaly Kanevski (2° premio)
2000: Seule di Dmitry Kabakov (1° premio); I could Have Been Human di Barbara Medajska e Pomodori di Gianfranco Pannone (2° premio).

I Film:

- La libertad di Lisandro Alonso (Argentina 2001, col. 73')
Fiction. La giornata di un giovane boscaiolo, dalla ricerca dei tagli fino alla vendita. Una vicenda esemplare nella sua semplicità, che Alonso mette in scena con grande rigore e senso del cinema. Il film, prodotto da Pablo Trapero, è stato presentato a Cannes 2001 e conferma la vitalità del nuovo cinema argentino.

- Zhi feiji (L'aeroplanino di carta)di Zhao Liang, Fan Jun Yi (Cina 2001, col. 90')
Documentario. I confini della Cina si aprono e comincia ad affiorare il malessere. Zhao Liang e Fan Jun Yi seguono con partecipazione ed empatia un gruppo di ventenni che hanno rifiutato tutto. Scappati di casa, occupano le case, suonano musica punk e assumono droghe di ogni tipo. No future pechinese.

- Trdnjava Evropa (Fortezza Europa) di Zelemir Zilnik (Slovenia 2000, col. 81')
Docu-fiction. La Slovenia è oggi il posto di approdo e smistamento di tutta l'immigrazione dall'est europeo e dell'Asia. Attraverso la storia di un uomo che insieme alla figlia cerca invano di raggiungere la moglie in Italia, il film getta un sguardo documentato sull'immigrazione clandestina. Zilnik, autore storico dell'onda nera jugoslava degli anni sessanta, si dimostra osservatore attento dei nuovi assetti europei, capace di analisi lucide e partecipi.

- Ouvriéres du monde (Operaie del mondo) di Marie-France Collard (Belgio 2000, col. 53').
Documentario. Che cosa si nasconde dietro il successo planetario di una marca come la Levi's? Dietro la nuova competitività globalizzata ci sono le vite reali di uomini e donne che soffrono inumane condizioni lavorative. Rosa e Marie-Thérése hanno speso gli ultimi anni della loro vita lavorando in una fabbrica di jeans in Belgio che Levi's ha deciso di chiudere. Marie-France Collard alza i lembi dell'immaginario pubblicitario per sprofondare nell'incubo del nuovo proletariato mondiale.

- Die Schöpfer der Einkaufswelten (I creatori di centri commerciali) di Harun Farocki (Germania 2001, col. 80')
Documentario. Un brain-storming di architetti tedeschi che progettano grandi magazzini e centri commerciali è alternato con immagini di architetture virtuali generate dal computer. Farocki non dimentica il ruolo delle tecnologie di sorveglianza, che analizzano i percorsi dei consumatori e praticano una forma di raffinato controllo, e propone un'analisi lucidissima, schierata ma mai ideologica.

- Ralco di Esteban Larrain (Cile 2001, col. 62')
Documentario. Un gruppo di indigene Pehuenches resistono alle pressioni della compagnia elettrica che ha progettato la costruzione di una diga che sommergerebbe la loro terra. La tutela delle proprie tradizioni si salda con una modernissima coscienza ecologica.

- Asuba de su serbatoiu di Daniele Segre (Italia 2001, col. 61')
Documentario. La lotta degli operai della Scaini di Villacidro in Sardegna, fabbrica di batterie per auto recentemente privatizzata. Molti dei lavoratori sono in cassa integrazione, altri rischiano il posto. Cinque di loro hanno occupato i silos, mentre gli altri si organizzano per andare a Roma e parlare con gli alti ranghi di sindacato, ministero e nuovi padroni. Daniele Segre, il più conosciuto autore del nuovo documentario italiano, prosegue la sua indagine sul lavoro che cambia, come sempre attento agli uomini e alle donne che si agitano dietro le idee.

- Un bel Ferragosto di Maurizio Iannelli, Michela Guberti (Italia 2001, col. 44')
Docu-fiction. Elisabeth e Filippo sono fidanzati, lei fa la spogliarellista, lui la protegge: un rapporto di coppia evidentemente squilibrato, in cui i rapporti di potere e di complicità sono strettamente intrecciati con l'amore. Iannelli e la Guberti seguono lo sviluppo della relazione che nel corso del film evolve sorprendentemente fino ad un completo ribaltamento.

- Béisbol di Giovanni Giommi, Antonio Cavallini (Italia 2001, b/n 54')
Documentario. Il baseball è lo sport nazionale non solo degli USA, ma anche di Cuba. Anzi per i cubani è una vera e propria mania, spunto per infinite dispute nei bar e nelle piazze. Gli autori ci conducono attraverso un mondo a parte fatto di racconti di giocatori, ex-giocatori, tifosi e del personale degli stadi. Girato in bianco e nero, alternando anche prezioso repertorio, è un'operazione elegante e raffinata.

- Asseman-e-rostam-&Mac226;bad abri ast (Il cielo di Rostam-&Mac226;bad è nuvoloso) di Mohammad Jafari (Iran 2001, col. 29')
Il piccolo villaggio di Rostam- ?bad nel nord dell'Iran è al centro della zona devastata dal terremoto del 1990. La tragedia di un popolo ci viene restituita attraverso la vita quotidiana di una famiglia - il padre e tre figli piccoli - che cerca di ricostruirsi un'esistenza "normale". Safari segue la lezione desichiana e racconta un mondo filtrato dal punto di vista dei bambini. Senza alcun pietismo, lontano da ogni traccia di sentimentalismo, ma con una tenerezza infinita per i suoi personaggi.

- I fantasisti di Fluid Video Crew (Italia 2000, b/n e col. 63')
Documentario. La storia della società Napoli Calcio dalle origini fino al campionato del 2000: il lontano passato e quello più recente; Maradona, lo scudetto, la retrocessione, il ritorno in serie A. Le testimonianze dei protagonisti, giocatori, ex-giocatori, allenatori, telecronisti, semplici tifosi sono montate dai Fluid Video Crew secondo il loro inconfondibile stile sporco e "screcciato".

- Prvo smrtnd iskustvo (Prima esperienza di morte) di Aida Begic (Bosnia/Italia 2001, col. 26')
Dado Bratovic è un giovanissimo fumettista di Sarajevo che a guerra finita scopre di essere stato dichiarato morto. Per provare la sua esistenza all'ufficio comunale deve trovare qualcuno che si ricordi di lui, ma l'impresa si rivela difficilissima. E cosÏ, tra le macerie di una città deserta, dove tutti gli abitanti seguono la folle logica burocratica e ogni relazione umana è stata spazzata via dalla guerra, Dado trova rifugio tra personaggi di finzione delle tavole dei fumetti. Immersa in atmosfere che ricordano l'amarezza del cinema di Kaurismaki, una storia sospesa tra crudo realismo e accenti fiabeschi .

2. Progetto produttivo "Paesaggi umani":
Filmmaker è da sempre un festival che produce, a basso costo, film e video di autori esordienti o quasi. Si tratta di un'iniziativa fortunata che ha contribuito a lanciare registi come Silvio Soldini (Pane e tulipani), Paolo Rosa (Il mnemonista) e in anni recenti Giovanni Maderna (Questo è il giardino, premio opera prima a Venezia 99, e L'amore imperfetto).
Quest'anno sono 5 i lavori prodotti: film e video, fiction e documentari, realizzati da giovani autori, esplorano ambienti e personaggi di Milano e della Lombardia, proponendo sguardi inediti sulla nostra realtà o costruendo storie che la illuminano da angolazioni sorprendenti.
Il gruppo Drop Out propone il documentario Racav lavor - Cerco lavoro, ambientato nella comunità rom, mentre Federico Rizzo punta su una personale docufiction dal titolo Whisky, di via Nikolajevka, e la giovanissima Diana Manfredi si immerge nel mondo e nella cultura metropolitana degli Skaterz. Non mancano progetti eccentrici e incroci fra displine diverse: Francesca Marconi, anima del gruppo teatrale Almescabre, propone La città e gli occhi - Milano.01 numero zero per un progetto europeo che coinvolgerà 4 città: Lubiana, Berlino, Rennes e Lisbona, mentre a GGTarantola e al team di cartoonist sperimentali Sun Wu Kung è affidato il primo progetto di animazione messo in cantiere da Filmmaker, La Novanta.

3. Fuori Formato
Sezione panoramica non competitiva, dedicata a quei lavori che per lunghezza, formato o linguaggio, resistono alle logiche definitorie e alle gabbie dei generi e dei format.
Fra i film spicca il recentissimo The Spectre of Hope (lunedÏ 3 dicembre, h. 22.30), un dialogo tra due dei più acuti e appassionati osservatori del mondo contemporaneo: lo scrittore inglese John Berger e il fotografo brasiliano Sebastiao Salgado. "A fare da filo conduttore al loro ragionamento - spiega Maria Nadotti nel catalogo - sono le immagini realizzate tra il 1993 e il 1999 da Salgado, vale a dire quella parte del suo corpus fotografico che ha dato vita alla mostra e al libro Migrazioni e che è dedicata agli esodi, ai transiti, ai movimenti forzati e tragici di intere masse umane sulla superficie terrestre del ferocissimo secolo che ci siamo appena lasciati alle spalle".
Di qualche anno fa è invece Das kino der wind und die photographie, film-saggio del tedesco Hartmut Bitomsky. La nascita del cinema, l'opposizione Lumiére/Méliés, i grandi cineasti della realtà degli anni trenta offrono a Bitomsky l'opportunità di una interessantissima riflessione teorica sul cinema, che si avvale di una messa in scena semplicissima, ma di grande fascino.


4. Retrospettiva Errol Morris
Dedicata al più immaginifico e discusso filmmaker americano di oggi la retrospettiva. Errol Morris è uno che non ha paura dei lati oscuri della realtà: ha fatto film su condannati a morte (La sottile linea blu) e tecnici di sedie elettriche (Mr. Death), su scienziati eccellenti come Stephen Hawking (Dal big bang ai buchi neri - A Brief History of Time, 1991) e su anonimi omini dalle storie incredibili (Fast, Cheap & Out of Control e la serie First Person).
Come scrive Pier Maria Bocchi nella sua presentazione, "la grandezza di Errol Morris sta nel raccontare la weirdness dell'esistenza, che sia vicina al baratro della morte oppure un semplice buffetto all'umana normalità, con una forma che è cinema prima che documentario. Pura immaginazione che dice la realtà".
La rassegna di tutti i film di Morris verrà realizzata nel mese di febbraio 2002, ma Filmmaker è felice di presentare venerdÏ 30 novembre un'anticipazione del programma con tre episodi della rivoluzionaria serie televisiva First Person.

Proiezioni presso Spazio Oberdan, Viale Vittorio Veneto 2, angolo via Tadino - Milano
Ingresso libero

info: associazione Filmmaker Via Aosta, 2/C - 20155 Milano
tel. 02/3313411 fax 02/341193; e-mail [email protected] - website:www.filmmakerfest.org

Ufficio Stampa: GattoMatto - e-mail: [email protected] - cell. 335.6641795 - 349.4304935


I premi

La giuria del Concorso Internazionale per film e video su 'Lavoro e temi sociali', composta dallo storico del cinema Francesco Ballo, dal musicista Gaetano Liguori, dal regista Giovanni Maderna, dalla sindacalista Anna Milani e dallo scrittore Giampaolo Spinato, fra i 12 film esaminati assegna a maggioranza il 1° premio di lire 10.000.000 a
UN BEL FERRAGOSTO di Maurizio Iannelli, Michela Guberti
Il film, aderendo con intensità emotiva alla vicenda dei protagonisti, esprime una riflessione particolarmente efficace sul discrimine tra documentario e ricostruzione. Il contesto sociale è reso con complessità e senza schematismi.

e i due premi di lire 2.500.000 a
LA LIBERTAD di Lisandro Alonso
Un film che propone attraverso una messa in scena sobria, significativamente con pochissimi dialoghi, il rito di un lavoro quotidiano e di una non scelta. Film estremamente importante sulla ricerca dei tagli delle inquadrature e sul missaggio dei suoni in presa diretta.
DIE SCHÖPFER DER EINKAUFSWELTEN (I creatori di centri commerciali) di Harun Farocki
Lucida, urgente penetrazione della progettualità coercitiva che governa l'apoteosi del consumo, mascherando il disciplinamento delle coscienze e l'espropriazione dell'identità, messa in atto nella creazione delle cattedrali commerciali di nuova generazione.

La giuria di Planete assegnerà un premio in denaro al miglior documentario italiano a
I FANTASISTI di Fluid Video Crew
Film premiato per l'utilizzo di un linguaggio originale e per la capacità di assemblare materiali di provenienza diversa nel raccontare la città di Napoli, il suo spirito, i suoi miti e uno sport.