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reportage da festival ed eventi, interviste e incontri
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Festival del Cinema Europeo
Lecce, 2-9 giugno 2001
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Indice degli articoli ))

Le Pubblicazioni del Festival

Carlos Saura a cura di Vincenzo CamerinoCarlos Saura a cura di Vincenzo Camerino, edito dalla Besa (Nardò in prov. di Lecce) Euro 13,43.

È l’autore del cinéma ibérique che più ha resistito ai vasti scossoni della storia (franchismo, ondeggiamento cronologico, contemporaneità). Così il critico salentino Vincenzo Camerino che ha curato questa retrospettiva, sintetizza il percorso di quest’artista vittima della società, narratore di storie che avevano una prima lineare evidenza e, sotterraneamente, significati diversi e più complessi. Il cinema sauriano, insorto nel bacino della ferita franchista, è così analizzato nuovamente dopo l’ultima monografia stampata in Italia quasi dieci anni fa.

Questa galassia audiovisuale imbevuta di realismo con mix d’umorismo (buñueliano) è introdotta dai ricercati verbi di Camerino verso un più sezionato studio del percorso cinematografico ed artistico di questo personaggio del nuovo cinema spagnolo.

Il capitolo di Fabrizio Borin per esempio scarnifica fino all’essenza tecnica e narrativa, senza mancare di passione cinematografica, opere come Bodas de sangre, Dulces horas, Antonieta, Carmen story e Los zancos. Un’intera sessione, di Enrique Brasò, è dedicata a Peppermint frappè, il realismo che si dilata ed include le forme del mondo onirico come mezzo per penetrare in una realtà complessa. Di Antonio Castro una lunga intervista di quasi trenta pagine apparsa sulla rivista Dirigido nel 1996, tra le cui battute scoviamo l’ossessione del regista per i movimenti musicali della m.d.p. ed un biasimo per la scelta di Isabelle Adjani nel ruolo di Antonieta, oltre ad una serie di cenni ai propri lavori.

Insomma, un lavoro completo e ripetitivo (Borin, Brasò, Camerino, Castro, Cluny, D’agostini, Di Lecce, Morder, Gomez Olea e Oms tutte le firme) dal quale emerge il più concreto cenno storico, datato 1979, di Antonio Gòmez Olea, intitolato Lupi, corvi e conigli nel giardino delle delizie che chiarisce nel tempo il gioco cinematografico del regista aragonese. Oms chiude il lavoro con una analisi sulla Trilogia della coppia (Peppermint frappè, Stress es tres, tres e La madriguera) e sulla Trilogia della famiglia (Il giardino delle delizie, Anna e i lupi e La cugina Angelica). Il libro è completato da tutte le schede tecniche del percorso cinematografico sauriano e da una ventina di foto in bianco e nero.

>>> Intervista a Carlos Saura

>>> Intervista a Vittorio Storaro


Tognazzi - L'alterUgo del cinema italiano a cura di Massimo CausoTognazzi - L’alterUgo del cinema italiano a cura di Massimo Causo, edito dalla BESA (Nardò prov. Lecce) Euro 13,43

"Candido" , come lo ha definito la moglie Franca Bettoja, "ammetteva sempre i propri sbagli perché ne faceva uno ogni due minuti ma li pagava tutti di persona": tale si rivela l’uomo Tognazzi. Fallibile, quindi vero, lontano dalle ostentazioni di alcuni suoi colleghi. Massimo Causo, curatore del volume, ci offre sul palmo della mano le testimonianze raccolte fra amici, colleghi e familiari.

Ugo ha infuso il suo spirito oltre che il suo volto nei personaggi. Dalle foto pubblicate sul volume ai primi piani in sala si proietta la modernità di uomini finalmente imperfetti, stupendamente incoerenti. La struttura del libro ci propone insieme ai ricordi le "storie dell’attore" attraverso gli interventi di alcuni critici come Vito Attolini, Stefano Della Casa, Morandini.

Federico Chiacciari ci illustra il "Tognazzi pensiero" quando descrive il conflitto fra "godimento come regola elementare di vita e la trasformazione sociale di questo bisogno in elemento "ridicolo". Ed il godimento delle vita torna nelle parole scambiate durante un’intervista con Richy, Gianmarco e Mariasole, i figli: il piacere della cucina e del convivio, l’amicizia con Ferreri che turbava le fantasie dei bambini con la sua grande barba e il suo aspetto burbero.

"Alienazione metropolitana, sfruttamento del lavoro salariato, palazzine (e palazzinari) del boom": ecco lo sfondo davanti al quale si consuma la "tragedia di un uomo ridicolo".

Un tributo, quello che emerge dal libro, dovuto ed al tempo stesso voluto con grande intensità ed amore e con il coinvolgimento di tanti: peccato che manchi solo lui, l'alterUgo.

a cura di Ofelia Nunzi e Mario Bucci