Settimana della critica - Venezia 58
Regia: Katherine Lindberg
Sceneggiatura: Katherine Lindberg
Attori:
Melora Walters (Ellen
Biddle)
Kris
Park (Richard)
Jo
Anderson (Patsy)
Diane
Ladd (Audrey)
Jamey Sheridan (lo sceriffo Tom Gibson)
Per la tipologia ben fatti e inutilmente morbosetti, con suspence pari a quella dei filmetti gialli di raidue il sabato sera, Rain, di Katherine Lindberg, vince il premio. Prodotto da Scorsese, ecco un film ben costruito e freddo con drammatici incroci di destini che proprio non avevo voglia di vedere.
Coppia di amanti si diverte nella depressa cittadina di provincia anonima, la moglie di lui al rientro lo fredda con un colpo, poi si mette con il figlioccio dell'amante del marito che però è figlio di un suo ex-amante (che forse l'ha resa pazza o solo l'ha abbandonata, non è dato saperlo) e per di più figlio di lei. Lei scopertolo gli dà fuoco. Redenzione e incesto. Ma non solo non ti interessi al destino di nessuno, non ti chiedi il perché di nulla, ti godi giusto un po' le scene dei cieli plumbei e i treni (in effetti ti pare per tutto il film che il film si chiami (T)RAIN) ma della tragedia neanche una traccia.
Le immagini e le atmosfere sono da TwinPeaks (il marito ucciso viene impacchettato come Laura Palmer, il poliziotto è corrotto, i giovani sono disperati, il fuoco è purificatore, la pioggia è maledetta, ed è la provincia che genera mostri per noia), ma manca assolutamente la concezione del male di Lynch e la sua bellezza obbrobriosa ma carismatica.
Lasciando parlare la regista: "Il film è il risultato finale di ciò che più corrisponde alle mie intenzioni iniziali".