Dracula. Tod Browning. 1931. USA.
Attori: Bela
Lugosi, Helen Chandler, David Manners, Dwight Frye, Edward Van Sloan
Durata:
75’
Renfield, giovane commesso, raggiunge il conte Dracula nel
suo castello per vendergli una proprietà a Londra. Morso dal vampiro, fa
ritorno con lui con una goletta nella quale muoiono tutti i marinai. Unico
sopravvissuto è rinchiuso in un manicomio mentre il conte Dracula prende
possesso dell’abbazia di Carfax. Fatte le prime vittime, il medico della
clinica dove Renfield è stato rinchiuso scopre le origini maligne del conte e
dopo aver seguito Mina, una donna morsa dal vampiro, raggiunge il luogo dove il
conte riposa e lo uccide conficcandogli un paletto nel cuore.
Secondo grande adattamento
cinematografico del romanzo di Bram Stoker dopo il Nosferatu (1922) di
Murnau. Più che ispirarsi al romanzo però, Browning, maestro delle mostruosità
e delle differenze, preferisce riprendere l’opera teatrale di Hamilton Dean e
John Balderston che in quegli anni era proposta a Broadway. Bela Lugosi aveva
già interpretato lo stesso personaggio sul palco (ed in questo è chiara la sua
impostazione marcatamente teatrale) e sostituì al cinema Lon Chaney, morto poco
prima delle riprese e con il quale il regista aveva formato un particolare
sodalizio lavorativo. Davvero superlativa invece l’interpretazione di Dwight
Frye che interpreta Renfield impazzito dopo il contagio con il conte rumeno.
Prodotto dalla Universal, farà la fortuna di questa casa di produzione fino a
quando la Hammer non otterrà il monopolio dell’horror per tutti gli anni ‘60.
Storica la frase del medico che quando scopre il vampiro perché la sua immagine
non si riflette nello specchio, spiega “La forza di un vampiro sta proprio
nel diffuso scetticismo della gente”. Con le stesse scenografie è stato
girato anche il Dracula spagnolo di George Melford con Carlos Villaris.
Bucci Mario
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