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Matrix
Anno: 1999
Regista: Larry Wachowski; Andy Wachowski;
Autore Recensione: Luca Bandirali
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 28-06-1999


<MATRIX>, ultima, intrigante avventura nei meandri virtuali del futuro prossimo, è un film ambizioso nei contenuti e programmaticamente cannibale: si riconoscono le sequenze "rubate" ai due <Terminator>, abbondano i riferimenti al kung-fu anfetaminico dei cineasti di Hong-Kong, e persino al caro vecchio western. Il cinema in questo caso è davvero una materia prima, che l’autore dalle protesi magiche plasma in iper-testo con debiti rilevanti nei confronti di un’estetica "di ritorno" come quella del videogame. Il tentativo è quello di costruire una gigantesca allegoria del Sistema Globale, utilizzando un gergo "hacker" (non proprio - o non ancora - lingua), talmente flessibile da permettere gli spostamenti rapidi del senso e dei personaggi. L’assunto di fondo si richiama al nucleo filosofico idealista: le cose non esistono, esistono le interpretazioni. Il racconto è articolato su livelli diversi, c’è la realtà apparente (il Matrix), la realtà effettiva, ed alcune zone intermedie; protagonista è l’icona sovraccarica Keanu Reeves, Buddha mnemonico che sovverte l’ordine costituito, onora l’amicizia, trova l’amore. Questo film funziona come un delirante aggiornamento (pirata) del <Truman Show>: lo spettacolo senza frontiere che mischia il vero col falso, il bene col male, diventa strategia globale per il dominio incontrastato della macchina. Certo l’edificio della finzione è imponente ma non inattaccabile, ed esibire la propria struttura (come faceva Salvatores in <Nirvana>) è forse il punto debole di <Matrix>, prigioniero di risaputi schemi cyberpunk Il potere della tecnologia è l’incubo del momento, e non ci sono dubbi sulla scelta di campo del nostro eroe Reeves, figlio cinematografico di Sarah Connor e animatore della Resistenza Umana: più velenosa è invece la posizione assunta dalla regia, disumanizzata opera di un (non a caso) doppio tecnocrate che si cela dietro la sigla "Wachowski Brothers". E se <Matrix> fosse il sogno di una macchina ?

Luca Bandirali
OFCS