NearDark - Database di recensioni

NearDark - Database di recensioni

Africa

Godard Tracker


Tutte le
Rubriche

Chi siamo


NearDark
database di recensioni
Parole chiave:

Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!


Touxi (Cina)
Anno: 2009
Regista: Jie Liu;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Cina;
Data inserimento nel database: 14-09-2009


La Cina è un paese dalla mille contraddizioni. Si cerca di avere una giustizia forte ma dall'altro canto la corruzione è presente quotidianamente. Non è facile però nella terra di Confucio, dove il dovere prevale nella vita pubblica. Il Giudice ha un dovere, deve essere spietato e deve applicare la legge con precisione e senza influenze esterne, il suo fine è lo Stato e dedizione al suo compito. La legge cinese dice che uno che ruba una macchina deve essere condannato a morte e così deve essere per il Giudice inflessibile. Non importata che la legge sta per essere cambiata. Questa storia nel film si intreccia con un mercato di organi umani che sembra diffusa nella Cina che si procura le parti di corpi proprio dai condannati a morte. Un ricco mercante ha bisogno di un rene con un gruppo sanguineo molto raro. Per sua fortuna proprio il condannato per il furto di auto sembra che lo possieda. La sua sfortuna è invece che la sua esecuzione viene messa in dubbio proprio dal suo Giudice. Un Giudice vittima anche lui della morte della figlia. Deve combattere la depressione della moglie e sembra che proprio questa situazione personale e familiare diventa una crepa alla sua inflessibilità, diventa il suo punto di riflessione sulla vita e sulla morte. Morte che si manifesta proprio con il ragazzo condannato. Questi due fili della storia si intrecciano nella sua mente e nella sua voglia di vivere e di morire. Deve per forza lottare per salvare la sua famiglia e deve farlo anche lottando per salvare la vita del ragazzo. Una bellissima recitazione di Dahong Ni ci fa entrare nel cuore di un funzionario cinese, il cui dovere dovrebbe sempre ed ovunque prevalere, ma che avrà una esitazione per salvare il cane unica distrazione della moglie malata. Da li ci sarà una presa di coscienza che lo porterà a dare il giusto valore alla vita. Oltre la chiave di lettura personale e psicologica c'è un bellissimo sfondo sociale della Cina della fine del secolo scorso. C'è una forte condanna alla pratica dell'espianto degli organi delle vittime di esecuzione. Il tutto ovviamente non è come un attacco urlato, anzi il regista Jei Lui lo fa con educazione. Fa sembrare che tutto ruoti intorno alla psicologia del Giudice ma in realtà ci racconta e condanna tanti aspetti negativi della Cina di oggi. Il fenomeno del traffico di organi che ci insegna come la morte cerebrale è una morte sociale, non biologica. E’ infatti la povertà la vera vittima di questo mercato. La povertà che ovunque, in ogni parte del mondo è una colpa. Jei Lui ci racconta tutto questo con passione e con partecipazione.