Massacre.
Andrea Bianchi. 1984. ITALIA.
Attori: Gino Concari, Patrizia
Falcone, Robert Egon, Maurice Polì, Paul Muller
Durata: 89’
Un folle omicida sta
seminando il panico nelle strade perché intento ad aggredire, violentare ed
uccidere prostitute. Nella stessa zona si stanno girando le riprese di un film
horror. Il produttore, per raggiungere il massimo realismo cinematografico,
chiede l’intervento di una parapsicologa per dare dimostrazione agli attori di
cosa accade veramente durante una seduta spiritica. L’esperimento però riporta
in terra l’anima di Jack lo squartatore e da lì a poco moriranno quasi tutti i
membri della troupe. Gli omicidi del maniaco e quelli di Jack si mischieranno
fino a che non sarà lo stesso ispettore ad accorgersi che lo spirito malvagio
si è impadronito di lui. Il killer però, rimane in circolazione.
Presentato da Lucio Fulci,
il film di Andrea Bianchi è un perfetto, ma scadente, prodotto home video
all’americana, il genere nel quale lo stesso Fulci, con mano più sicura, ha saputo
sbancare la concorrenza: molto sangue, armi da taglio ed un pizzico di sesso
(la corsa della donna nuda nel parco è una perfetta sintesi di quanto l’intero
film rappresenti). La pretesa di affrontare l’arduo rompicapo della doppia
personalità (il doppio Jack, e la presenza di un vero killer di prostitute)
altro non è che teoria affidata all’incapacità della pratica: pessima
fotografia (più volte compare l’ombra della m.d.p.), scandaloso montaggio delle
musiche e del sonoro, attori volenterosi (tutto è recitato a memoria, compresi
i movimenti del corpo e sulla scena) ma davvero scarsi. Una brutta pellicola
dove abbonda l’uso del grandangolo.
Bucci Mario
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