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La frusta e il corpo
Anno: 1963
Regista: Mario Bava;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 02-12-2003


La grande guerra

La frusta e il corpo. Mario Bava. 1963. ITALIA-FRANCIA.

Attori: Christopher Lee, Daliah Lavi, Tony Kendall, Isli Oberon

Durata: 92’

 

 

Il perfido Kurt un giorno fa ritorno presso ciò che rimane della sua famiglia. L’occasione è il matrimonio del fratello ed il cattivo stato di salute del padre. Il suo arrivo non è gradito però, soprattutto dalla governante, che ha perso la figlia morta suicida proprio a causa di Kurt. In realtà l’uomo è tornato per riprendere la relazione con la cognata, una volta sua amante. Una sera però, egli è assassinato con lo stesso coltello con il quale la figlia della governante si tolse la vita. Morto anche il padre, assassinato anch’egli, la promessa sposa del fratello incomincia ad avvertire la presenza del fantasma di Kurt e, dopo diverse visioni, si toglierà anch’ella la vita.

Horror psicologico con diversi aspetti sadomasochisti (ai quali per giunta fa esplicito richiamo proprio il titolo) girato con quello stile che è diventato firma del maestro: uso frequente di carrelli e soggettive (la scena in cui i due s’incontrano sulla spiaggia e lei si lascia frustare è forse quella più forte di tutta la pellicola), tempi rarefatti ed arie ossessive. Amore e odio a confronto, quasi fosse un duello. Cast perfetto e davvero buona la fotografia in Technicolor di Ubaldo Terzano. Una pellicola coraggiosa, coperta da pseudonimi anglofoni: Mario Bava firma la regia come John M. Old, così come molti altri dell’intera troupe, compresi attori e sceneggiatori (Ernesto Gastaldi, Ugo Guerra e Luciano Martino).

 

 

Bucci Mario

[email protected]