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Accordi e disaccordi
Anno: 1999
Regista: Woody Allen;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 02-12-2003


La grande guerra

Accordi e disaccordi. Woody Allen. 1999. U.S.A.

Attori: Sean Penn, Samantha Norton, Anthony LaPaglia, Uma Thurman, Brian Markison, John Waters

Durata: 95'

Titolo originale: Sweet and Lowdown

 

 

Anni ’30. Emmet Ray è un chitarrista di jazz. Egli si considera il più grande chitarrista del mondo, anche se sa che uno zingaro in Europa (Jean-Baptiste “Django” Reinhardt) suona la chitarra meglio di lui. Emmet Ray ha una speciale fama, si presenta sempre in ritardo, ubriaco o non si presenta proprio alle serate che il suo manager gli procura. Ray vive di musica, adora i vestiti su misura e sembra non mostrare nessuna comprensione per il mondo che lo circonda; i suoi confidenti e consulenti sono barboni, ama sparare ai topi e mostrarli come trofei e va pazzo per i treni, per il solo fatto di guardarli percorrere le rotaie. Emmet Ray è una grande macchietta della musica jazz.

Scritto come se fosse una biografia e girato come se fosse un documentario narrato da diversi interventi esterni alla storia e fra i quali compare lo stesso regista (che giustifica la scelta del soggetto), la storia si estende in una serie (per altro breve, ripetitiva e poco articolata) di disavventure che servono a descrivere il personaggio così com’era ricordato nella ristretta cerchia dei musicisti. Accompagnate da una colonna sonora raffinata ed onnipresente (Reinhardt e Duke Ellington), le immagini e la trama non sono questa volta infarcite dalle taglienti battute del regista, che ha anche scritto la storia, mentre si regge quasi completamente sulla buona prova di Sean Penn. Un po’ noioso, ben ricostruito storicamente, il film di W. Allen non diverte come dovrebbe ma ha il merito (forse il vero obiettivo) di far conoscere al pubblico contemporaneo un genio della musica jazz, grande e particolare, borioso e perdente.

 

Bucci Mario

[email protected]