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Velocità massima
Anno: 2002
Regista: Daniele Vicari;
Autore Recensione: Andrea Caramanna-
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 03-09-2002


Velocità massima 1

Visto a Venezia 2002

Velocità massima
Regia: Daniele Vicari
Sceneggiatura: Laura Paolucci, Maura Nuccetelli, Daniele Vicari
Fotografia: Gherardo Gossi
Interpreti: Valerio Mastandrea (Stefano), Cristiano Morroni (Claudio), Alessia Barela (Giovanna), Ivano De Matteo (Fischio), Emanuela Barilozzi (Jessica)
Massimiliano Dau (Gianluca), Massimiliano Varrese (Fabio), Ennio Girolami (padre di Stefano)
Produzione: Domenico Procacci, Fandango
Origine: Italia, 2002, 111 min., 35 mm
Sezione: Concorso

Chi ha visto The fast and the furios non potrà che fare i debiti paragoni considerate le numerose similitudini tra le due pellicole. Ma profondamente diversa è la modalità descrittiva attraverso immagini della stessa ossessione per i motori e le corse clandestine nelle strade delle città. Mentre in Fast and Furios era pervicace a tal punto da far apparire in secondo piano ogni altro elemento, il film diretto da Vicari è assai ricco di sfumature. Innanzitutto quelle che interessano i protagonisti, ancorché sia semplificata la contrapposizione tra buoni e cattivi, e poi ancora più interessanti i luoghi, gli spazi dove vivono i protagonisti. Ostia, scorci di Roma, location poco viste nel cinema italiano contemporaneo, spazi semplicemente descritti senza orpelli o effetti minimi di fotografia. I colori argentati ed ocra del giorno e quelli completamente scuri e nebulosi delle notti sono gli elementi più emozionanti del film. Si aggiunge il fatto che pochissimi effetti speciali sono stati usati per le automobili in corsa. Così il titolo può benissimo riferirsi all'ansia costante in Claudio, Stefano, Giovanna di liberarsi di un'esistenza senza tante speranze, laddove le aspettative sono brutalmente assegnate dal ceto di appartenenza dei personaggi. Operai, meccanici, camerieri, che vedono nel denaro l'unica possibilità di riscatto, sebbene Giovanna mantenga trascurabili ipotesi di studi delle lingue straniere che le consentirebbero, quasi in un sogno, di lavorare nel settore turistico. Velocità massima rappresenta il calvario che tutti quelli senza una salda situazione economica devono affrontare in balia di arcigni direttori di banca che puntualmente dettano i loro consigli, i quali si
rivelano degli ordini senza possibilità di replica. Ed il vano senso di riscossa che può coincidere in un solo gesto di ironia, quello di Claudio, che trasforma i più piccoli ingranaggi dell'automobile in una scultura d'arte contemporanea.

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