NearDark - Database di recensioni

NearDark - Database di recensioni

Africa

Godard Tracker


Tutte le
Rubriche

Chi siamo


NearDark
database di recensioni
Parole chiave:

Per ricercare nel database di NearDark, scrivete nel campo qui sopra una stringa di un titolo, di un autore, un paese di provenienza (in italiano; Gran Bretagna = UK, Stati Uniti = USA), un anno di produzione e premete il pulsante di invio.
È possibile accedere direttamente agli articoli più recenti, alle recensioni ipertestuali e alle schede sugli autori, per il momento escluse dal database. Per gli utenti Macintosh, è possibile anche scaricare un plug-in per Sherlock.
Visitate anche la sezione dedicata all'Africa!


Premier Noel
Anno: 1998
Regista: Kamel Chérif;
Autore Recensione: adriano boano
Provenienza: Tunisia;
Data inserimento nel database: 01-04-2000


Premier Noel

Premier Noël

di Kamel Chérif, Tunisia, 1999, 15´

10° Festival Cinema Africano

Milano 24/30 marzo 2000
regia di .......................... Kamel Chérif
soggetto di  ...................... Kamel Chérif
fotografia di  .................... Sophie Cadet
montaggio di  ..................... Kamel Chérif, Frédéric Barbe, Molka Mahdaoui
suono di  ......................... Pierre Guenegan, Thomas Lenôtre
musica di  ......................... Rachis Taha

interpretato da Béchir Néffati, Yolande Moreau, Phillipe Khorsand, 
Kamel Chérif, Jean Paul Muhel, Leila Nassim,
Marcel Champel, Cécile Auclert, Alberto Bimbocci,
Rabah Loucif, Patrice Abbou, Salvatore Ingoglia, Jo Doumerg, Mario Santini prodotto da ....................... Métis Productions, Arianne Lorent distribuito da .................... Métis Productions, Arianne Lorent,
54, avenue Mathurin Moreau 75019 Parigi tel: 331-42457265

Un passo indietro temporale rispetto al livello di dibattito raggiunto da sofferte analisi attualissime sul proprio personale meticciato messo in scena da Haroun o Sissako. Qui si torna ad un paesaggio da Anni Settanta per rappresentare i primi passi dell'integrazione beur. Per meglio comprendere l'enorme violenza culturale subita il regista ha scelto il registro comico, a metà tra la sgangherata farsa europea e l'opera popolare maghrebina, di cui un elegante esempio fu dato da Á la Recherche du mari de ma femme, con l'intento di restituire anche nella fattura la dimensione popolare e ingenua; il regista stesso presentando il film ha alluso a Pane e cioccolata (Franco Brusati, 1974) con Manfredi, scelto come riferimento non peregrino, visto che il grottesco non trascende se non nella soluzione finale, in cui la dimensione della farsa ha la meglio, e dato che la collocazione epocale rimanda propri a quel periodo e quindi potrebbe far pensare molti nostrani "tolleranti zero" a storie di emigranti italiani di non più di un quarto secolo fa.

Quello che colpisce è la ferrea volontà di Rafik di essere uguale ai coetanei attraverso la coincidenza dei desideri, ben incarnati da Babbo Natale, interpellato anche dagli adulti per esaudire brame terrene e lontane dal proprio universo. Però l'imperizia nella dimestichezza con una tradizione che non fa parte del proprio bagaglio culturale porta a delusioni cocenti, ma anche a complicità inaspettate con autoctoni altrettanto scontenti del lavoro di Pere Noël. ("Non è venuto. Bastardo, figlio di puttana"). Nuovamente non c'è confine tra realtà e fantasia e quindi il primo babbo natale travestito che incontra la masnada di ragazzini inferociti ne farà le spese.
Tutti in commissariato come nelle comiche e lieto fine, ben diverso da quello iconoclasta e ben più recrudecente prospettato dal congolese Munga Tunda Djo in Auguy.

Non eccelso, ma significativo nel percorso intrapreso quest'anno dalla rassegna per fare il punto sul meticciato.