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Perfect blue Anno: 1997 Regista: Satoshi Kon; Autore Recensione: Federica Arnolfo Provenienza: Giappone; Data inserimento nel database: 03-08-1998
Perfect Blue
di Satoshi Kon, Giappone, 1997, 80'
Dalla scatola cinese alla scatola giapponese passando per le Spice Girls.
Mima è il leader del gruppo pop tutto femminile delle "Cham". Come Geri delle Spice Girls, Mima ad un certo punto decide di mollare e dare una svolta alla sua carriera accettando una parte in un film, o meglio uno sceneggiato televisivo, "Doppio legame". Qui gira anche scene molto forti (in una viene violentata da un gruppo di balordi in un locale), l'ideale per una star che vuole lasciarsi alle spalle l'immagine di ragazzina "acqua e sapone" appiccicatale nel corso della carriera musicale. E tutto sembrerebbe andare per il verso giusto, finché Mima non scopre su Internet un sito Web a lei dedicato che racconta particolari della sua vita noti solo a pochissimi intimi. Da questo momento la realtà diventerà inafferrabile non solo per Mima, ma anche per noi spettatori, che ci muoviamo a fatica in questo incastrarsi di scatole cinesi a cartoni animati (che poi altro non è se non la tecnica più illusoria nel mondo del cinema) dove il reale si mescola al virtuale di internet, allo spettacolo del cinema e del teatro e del palcoscenico.
Quando finalmente cala il sipario (sia metaforicamente che realmente) su questo che è stato definito come uno "psyco-thriller animato" mi ritrovo atirare un sospiro di sollievo che è tutt'altro che metaforico.
Intendiamoci, io non ho nulla contro i film d'animazione "forti". Ma che lo siano fino in fondo: i visini di bambola dei personaggi di questo "Perfect Blue" lasciamoli alla Walt Disney, che checché se ne dica il suo mestiere lo fa assai bene. Mi pare che qui si sia in presenza di un ibrido, che a me personalmente non convince.
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