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Joint Venture
Anno: 1998
Regista: Emma Bodger;
Autore Recensione: adriano boano
Provenienza: GB;
Data inserimento nel database: 10-03-2000


Joint Venture

Joint Venture

di Emma Bodger, United Kingdom, 1998, 12´

7° Festival Internazionale

Cinema delle Donne
Torino marzo 2000

Fonda molta della sua efficacia su allusioni completate dallo spettatore, che rendono sopportabili anche le più convenzionali metafore, come quella della candela che si consuma alla Murnau facendo capolino lungo tutto il film in relazione all’agonia dell’anziano uomo di Edith.

La vecchia trova una complice in Angela, una biker che le fa da pusher e il loro rapporto è inserito in un sistema di sguardi e complicità che, senza arrivare all’atmosfera espressionista, virano secondo i canoni della british renaissance sulla capacità di muovere le corde emotive del pubblico, perché in grado di accomunare le due protagoniste e coinvolgere lo spettatore, che si accorge di essere al cospetto delle iconografie pittoriche dedicate alle età dell’uomo (qui della donna), che incidono sulla nostra percezione del destino che ci attende.

Incisivo per il fatto che non si perde nel descrivere ogni particolare, ma monta le elisioni insieme alle immagini fino all’inno finale dello spargimento delle ceneri: il bello è che anche le situazioni non montate entrano nel nostro film mentale, che non può prescindere da quelle per comprendere l’apologo tra cenere di hashish e ceneri umane. La vecchia estrae infatti inopinatamente dei ritagli di giornale da uno degli ammennicoli che non mancano mai in una casa di anziani, ma su essi si descrivono le facoltà terapeutiche della canapa indiana: sono mezze parole, che rimarcano di più l’esigenza di un atto d’amore che possa alleviare le sofferenze più che una rivendicazione anti-proibizionista, un’azione di pietas che si estende dalla anziana alla ragazza che le fornisce il fumo e assisterà al rito solidale e teneramente familiare dello spargimento delle ceneri, che sembrano ballare in volute di fumo bianco nel buio fino al fermo di fotogramma finale.