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HIDDEN AGENDA, di Ken Loach, U.K., 1990

Veridica storia finta, esageratamente "realista", delle disavventure nordirlandesi di una coppia americana (frangia difensori-degli-oppressi, neanche tanto simpatici a Loach) e del detective USA inviato a indagare sulla morte di uno dei due.

Sospeso fra una puntata di Derrick e un Telefono Giallo, questo cinema ricostruito, "falso" fa televisione, inseguendo la cronaca e la televisione stessa, scoprendosi poi impotente a rivelare una verità che è sotto gli occhi di tutti e nelle orecchie di che abbia sentito parlare almeno una volta un primo ministro britannico.

Che Loach abbia esagerato? è forse paranoico (oi-oi-oi-oico...)? È possibile, ma è forse ammissibile che oggi esistano, sempre meno occultati, hidden, degli assassini di stato?

Se Loach ha esagerato, è piuttosto in un didascalismo tutto televisivo, di cui sembra però ben cosciente, avendolo anzi elevato a strumento linguistico privilegiato, quando si ha a che fare con gli "urlatori" così poco british...