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Hakuchi - L'innocente
Anno: 1999
Regista: Makoto Tezka;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Giappone;
Data inserimento nel database: 23-01-2000


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Hakuchi
Di Makoto Tezka

In un Giappone surreale dei giorni nostri, che non ha mai subito l'onta del fungo atomico ma è ancora, da più di mezzo secolo, in guerra con gli Stati Uniti, il controllo sulla mente e sulla vita dei giapponesi, tra un bombardamento e l'altro, sembra esercitarlo il Network, in una riproposizione orientale e inquietante del Grande Fratello di orwelliana memoria. Protagonista del film un aspirante regista, Isawa, che vede la realtà attraverso l'occhio deformato e deformante della sua telecamera, al punto che non si capisce, fino alla fine, quanto di quello che vediamo è reale e quanto frutto della fervida immaginazione del protagonista o di un suo copione.
Scenari fantastici e spesso coloratissimi fanno da sfondo ad una lunga serie di solitudini che si incrociano per caso. Esistenze al limite, per le quali sembrerebbe non esserci salvezza possibile. "Hakuchi" è un film durissimo, difficile, che lascia come unica porta aperta il dubbio: quanto abbiamo visto e subito, tutto il dolore mostrato, è reale?

Discreto ed assai ben calibrato l'uso del digitale in questa pellicola, unito ad un gusto tutto nipponico per il colore e per la pittura. Il film è stato insignito, durante la scorsa Mostra del cinema di venezia, del primo Future Film Festival Digital Award, con queste motivazioni: "Al di là del grande valore cinematografico di quest'opera, il film ha colpito la giuria per come ha saputo sviluppare un linguaggio del digitale, integrandolo con i diversi linguaggi del cinema, della pittura e dell'animazione, creando così un'opera di grande liricità e poeticità."