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Figli di Annibale
Anno: 1998
Regista: Davide Ferrario;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 19-03-1998


Domenico e' un disoccupato che decide di tentare un colpo in banca e fuggire in Svizzera. Riesce abilmente a far entrare la pistola nella banca nascondendola sotto la gabbietta del suo gatto, ma le cose non vanno bene come aveva previsto. Per trarsi d'impaccio dalla situazione, Domenico rapisce un cliente, Tommaso, un piccolo imprenditore molto piu' smaliziato e spregiudicato di quanto non potrebbe sembrare. Tommaso rapidamente prende in mano la situazione, e convince Domenico a dirottare verso il sud, dove potranno prendere una nave per l'Africa. A loro si aggiungera' prima un poliziotto, che altri non e' se non l'amante segreto di Tommaso, poi la figlia di Tommaso, ed infine la sorellastra di Domenico. Ma i nostri eroi riusciranno a raggiungere l'Africa?

Contrappuntato dalla famosa canzone degli Almamegretta, questo divertentissimo film ci riconferma, se pure era necessario, la bravura e la simpatia di Orlando e Abatantuono, che qui sembrano dare davvero il meglio di se', nell'interpretare questa coppia di squinternati capaci solo di combinare un casino appresso all'altro.
Schizofrenica la regia, con forse qualche movimento brusco di macchina di troppo, ma capace di regalarci delle inqudrature della Puglia (e del suo mare) davvero da cartolina.

Per chi lo va a vedere, consiglio di non alzarsi dalla poltrona finche' non sono finiti del tutto i titoli di coda: gli sketch inframmezzati tra i titoli di coda sono quasi piu' divertenti del film stesso.