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Dark city
Anno: 1998
Regista: Alex Proyas;
Autore Recensione: Federica Arnolfo
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 31-07-1998


Dark City
di Alex Proyas, USA, 1998, 95'

Visto a TaoCinema 98Nella suggestiva cornice del Teatro Antico si gioca ad "indovina la citazione" con questo nuovo, bellissimo ed onirico film del regista di "The Crow".
Protagonista è John Murdoch (Rufus Sewell), un uomo senza memoria ("Johnny Mnemonic") ricercato per una serie di delitti che non ricorda di aver commesso ("Angel Hart"). Fuggire dalla polizia non gli basta, deve trovare sé stesso, pena l'annientamento. E non gli sarà facile in questa città che, se ha perso l'atmosfera di "cupio dissolvi" di "The Crow", ha assunto tuttavia le suggestioni metafisiche e maledette della città avveniristica di "Metropolis".

In questa incredibile "Dark City" dal sapore kafkiano ed esheriano le fila infatti sembrano tenerle una serie di inquietanti personaggi denominati "Strangers", novelle Parche del terzo millennio, che abitano i sotterranei e che godono del potere di fermare il tempo. Uno di loro si impossessa dei ricordi di Murdoch ("Blade Runner"), ma non gli basta. Aiutato dal dottor Shreber (Kiefer Sutherland) e da una donna che forse è sua moglie, John Murdoch ingaggia una battaglia fino all'ultimo pensiero con il nemico ("Scanners"). La ricompensa è il suo passato, i suoi ricordi, la sua vita, la possibilità di ricominciare in un mondo forse migliore.

Un film che è al contempo una visione, un viaggio in un mondo sconosciuto, un giro di giostra senza cintura di sicurezza. Immagini potenti, accompagnate da una colonna sonora di fortissimo impatto emotivo, impressionano la retina e si dissolvono con estrema difficoltà. Ad oggi, il più bel film di questo Festival.