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Louise Wimmer
Anno: 2011
Regista: Cyrill Mennegun;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Francia ;
Data inserimento nel database: 16-09-2011


Il cinema francese appare aggrovigliato nella descrizione di una società e di una famiglia in grave difficoltà. Quella di Louise è una sofferenza economica, per il resto, lei è una donna del nostro tempo. Ha un lavoro, ma a causa di una separazione, non possiede più una casa dove abitare. Louise si adegua, non si lascia abbattere, non si costringe ad accettare la vita di strada. Mantenere un decoro gli consente di conservare almeno il lavoro, senza il quale sarebbe persa. Perciò la accompagniamo nella terribile vita quotidiana: i suoi sonni nella macchina, la sua igiene personale nei bagni pubblici. Il suo scopo principale è rimanere una persona degna; il corpo e la pulizia sono elementi essenziali per non raggiungere il passaggio successivo del degrado fisico e morale. Nonostante tutto Louise ha paura. Ha paura di lasciarsi andare a sentimenti e relazioni. Sappiamo la sua frequentazione con un sex friend, al quale non lascia speranze di avvicinamento personale. Ha dei corteggiamenti, insomma ha una vita, ma non ha una casa. Corinne Masiero è un’ottima Louise, talmente brava da sopperire tutte le pecche della storia e della regia. La camera è incessantemente su di lei, i suoi primi piano, le lentezze della sua vita quotidiana servono ad accentuare l’assurdità di dover vivere in una macchina.