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Igillena Maluwo – Flying Fish
Anno: 2011
Regista: Sanjeewa Pushpakumara;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Sri Lanka;
Data inserimento nel database: 24-06-2011


“Nessuno sta bene in questi giorni. Non fingere.” Nel 2009 la guerra civile in Sri Lanka si poté definire conclusa. Tamil e Cingalesi sono le due etnie abitanti da secoli l’isola. Il conflitto fra le due popolazioni durò quasi venticinque anni con circa settecentomila morti. I Tamil accerchiati e massacrati dai soldati, si arresero incondizionatamente. La guerra fini nel sangue. Il film di Sanjeewa Pushpakumara ci porta nel periodo precedente alla tregua. Diverse storie drammatiche si intrecciano in un villaggio. Sullo sfondo tracce forti di una tensione militare e sintomi di una fine dolorosa. Sono storie di povertà, di miseria, di abbandono ma anche di amore ferito. In una florida campagna, la gente tenta di sopravvivere con molta fatica. Il regista vuole una descrizione distante, vuole essere un occhio distaccato ed un osservatore neutro. Si posiziona con la camera lontano e riprende senza sbalzi. E’ un cinema di pensiero, con gesti semplici. Il suo sfondo preferito è il muro. Sul muro i giovani innamorati si baciano, hanno rapporti sessuali. Sul muro i soldati del posto di controllo aspettano, gli studenti passano il tempo. Rivolto al muro si piange, si impreca, si sfoga la rabbia picchiandolo. Il muro è sempre presente, simbolo della distinzione sociale del paese, della frattura insanabile fra popolazioni con gli stessi problemi. I Tamil sono “una nazione senza paese” separati da un muro di incomprensioni e violenze con i cingalesi. Il dramma privato si intreccia con quello sociale della guerra civile, allora la camera si avvicina per concedersi dei primi piani di particolari nel silenzio totale. Particolari esaltati dalla luce solare di una isola stupendamente bella. Alla fine il regista concede la purificazione della vita con dei simboli violenti e brutali. Altre soluzioni sono inesistenti, inutile cercare nell’animo di una nazione lacerata mortalmente.