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Codice Mercury
Anno: 1998
Regista: Harold Becker;
Autore Recensione: l.a.
Provenienza: Usa;
Data inserimento nel database: 09-07-1998


Rain Man contro la Cia

Codice Mercury

Tit. or.: Mercury Rising; regia: Harold Becker; dal romanzo: Simple Simon, di Ryne Douglas Pearson; sceneggiatura: Lawrence Konner & Mark Rosenthal; fotografia: Michael Seresin; musiche: John Barry, Carter Burwell; scenografia: Patrizia von Brandenstein; costumi: Betsy Heimann; montaggio: Peter Honess; prodotto da: Brian Grazer, Karen Kehela, Ric Kidney; cast: Bruce Willis, Alec Baldwin, Miko Hughes, Chi McBride, Kim Dickens, Robert Stanton, Bodhi Elfman, Carrie Preston, Lindsay Ginter, John Carroll Lynch, Mark Collins, Maureen Gallagher, Kevin Conway; effetti speciali: Industrial Light & Magic; produzione: Universal Pictures / Imagine Entertainment; Usa, 1998.

Un elaboratissimo software protegge le vere identità degli infiltrati top dei servizi segreti statunitensi; il codice (Mercury) è considerato inaccessibile, ma i due tecnici che l'hanno elaborato vogliono testarlo anche sull'"uomo della strada"; per questa prova del nove decidono di pubblicarlo sotto forma di schema enigmistico su una rivista specializzata... E l'esperimento dà un esito inaspettato: un bambino autistico di otto anni, con straordinarie doti di calcolo e decodifica, risolve il rebus e li contatta. Scatta l'allarme e il bimbo finisce nel mirino di un killer professionista agli ordini del tanto fanatico quanto inespressivo Alec Baldwin. Rain Man contro la Cia: Bruce Willis, duro e puro agente FBI in rotta coi superiori, fiuta il marcio, protegge il bambino, si ritrova solo contro il resto del mondo. Happy end con kleenex. Gli sceneggiatori puntano sul lato umano della «sporca faccenda» e tentano di conciliare storia di intreccio e storia di personaggio, e piegare la prima alla seconda, spostando l'operazione dalle premesse ampiamente action su binari spy-thriller che concedono loro gli spazi per impostare e sviluppare il difficile rapporto che si instaura tra il problematico bambino e l'agente dai modi spicci. Agente che, come da copione (ovvero, come in tanti altri copioni), analogamente ai molti personaggi che compongono la galleria cui è riconducibile, viene dotato di una backstory che ne determina il dramma personale, la «ferita interiore» che dovrà essere affrontata, superata e in qualche modo risolta nell'arco di sviluppo della vicenda che si trova ad affrontare (presentando questa punti di contatto e/o analogie con l'evento traumatico vissuto). Un meccansimo drammatico classico, ricorrente, che in Codice Mercury viene impostato nel teaser, ovvero in quella sequenza tesa e ad alto tasso d'azione con cui si aprono la stragrande maggioranza dei film adventure/action canonizzata, in ambito cinematografico, dai film di 007. Nel teaser di Codice Mercury, Bruce Willis è infiltrato in una banda di rapinatori asserragliati in una banca: il suo compito è quello di dissuaderli dal continuare nell'impresa, di convincerli alla resa; è quasi riuscito nell'intento ma i suoi superiori, all'esterno dell'edificio, hanno dei "tempi" da rispettare e ordinano alle squadre speciali di intervenire; i "terminatori" fanno irruzione nel momento in cui le resistenze degli improvvisati rapinatori stanno cedendo, e le immagini dell'inutile carneficina che segue, in cui vengono crivellati due ragazzini trascinati nell'improbabile avventura criminosa dal padre, perseguiteranno Willis per il resto del film sotto forma di prevedibili quanto clippati flashback ossessivi e incubi. Data tale premessa, innescato il dramma interiore e il senso di colpa, agli sceneggiatori non resta che mettere il protagonista nella condizione di sottrarre un bambino più che indifeso dalla condanna a morte che per ragion di Stato gli è stata appioppata: l'agente non esiterà a cacciarsi nella stuazione-tipo «uno contro tutti» (che rappresenta, amplificata, la situazione d'apertura che vede l'eroe scontrarsi con la burocrazia; inoltre, non potendo fidarsi di nessuno, Willis dovrà trovare un'alleata esterna, attivando così anche l'inevitabile sottotrama amorosa - che tuttavia viene mantenuta su un livello di potenzialità per non indebolire l'anello emozionale portante, cioè il detto rapporto bambino-agente). Compito del teaser, poi, è stabilire il tono dell'operazione: in Codice Mercury il conflitto della sequenza d'apertura non è tanto giocato sull'azione tout court, oggettiva; la sparatoria è l'epilogo di una tensione che, compatibilmente con gli stringati tempi dell'incipit e i limiti di regia e sceneggiatura, è mantenuta in una dimensione psicologica focalizzata sul personaggio dell'infiltrato (e basata sul timelock, il limite di tempo per il raggiungimento della meta, imposto dall'esterno). Stabilite queste coordinate, posta l'action su un piano secondo, viene avviato il vero motore della storia con l'introduzione del ragazzino-vittima su cui nello script si punta per mediare l'intreccio "poliziesco" con quello più "intimistico" in cui il rude e solitario Willis si trova calato in un ruolo paterno/materno senza avere altro strumento all'infuori dell'intuito per penetrare il mondo del sensibilissimo bambino. Buoni sentimenti e qualche lacrima (in verità meno mieloso di quanto non sia stato a più riprese scritto), parecchio schematismo, alcune sequenze a tensione medio-alta, sceneggiatura che a livello di plot si sfilaccia mano a mano che si avvicina l'epilogo, regia al servizio della storia senza voli né cadute, Bruce Willis per una volta senza scene in canottiera: e il piccolo Miko Hughes che, solo soletto, regge l'intero film con la sua interpretazione. Meno peggio di quello che ne è stato detto; ma non bisogna aspettarsi un film d'azione, né qualcosa oltre la medietà.

filmografia di

HAROLD BECKER

1999 Solo (in lavorazione)

1998 Mercury Rising (Codice Mercury)

1996 City Hall (id.)

1993 Bodily Harm (1993)

1993 Malice (Malice - Il Sospetto)

1989 Sea of Love (Seduzione pericolosa)

1988 The Boost (Cocaina)

1987 The Big Town (non accreditato)

1985 Vision Quest (Crazy for You. Pazzo per te)

1981 Taps (Taps - Squilli di rivolta)

1980 The Black Marble

1979 The Onion Field (Il campo di cipolle)

1972 The Ragman's Daughter

filmografia di

BRUCE WILLIS

1999 Die Hard 4 (in lavorazione)

1998 Armageddon (id.)

1998 Mercury Rising (Codice Mercury)

1998 Against All Enemies

1998 Breakfast of Champions

1997 The Jackal (id.)

1997 The Fifth Element (Il quinto elemento)

1996 Last Man Standing (id.)

1996 Bruno the Kid (serie TV; voce)

1996 Beavis and Butt-head Do America (non accreditato; voce)

1995 Die Hard: With a Vengeance (Duri a morire)

1995 Four Rooms (id.; episodio: The Man from Hollywood/L'uomo di Hollywood; non accreditato)

1995 Twelve Monkeys (L'esercito delle 12 scimmie)

1994 Pulp Fiction (id.)

1994 Color of Night (Il colore della notte)

1994 North (Genitori cercasi)

1994 Nobody's Fool (La vita a modo mio)

1993 Loaded Weapon 1 (Palle in canna; non accreditato)

1993 Striking Distance (Impatto imminente)

1992 Death Becomes Her (La morte ti fa bella)

1992 The Player (I protagonisti)

1991 The Last Boy Scout (L'ultimo Boyscout. Missione: sopravvivere)

1991 Mortal Thoughts (L'ombra del testimone)

1991 Hudson Hawk (Hudson Hawk. Il mago del furto)

1991 Billy Bathgate (Billy Bathgate. A scuola di gangster)

1990 The Bonfire of the Vanities (Il falò delle vanità)

1990 Die Hard 2 (58 minuti per morire)

1990 Look Who's Talking Too (Senti chi parla 2; voce)

1989 In Country (Vietnam: verità da dimenticare)

1989 Look Who's Talking (Senti chi parla; voce)

1989 That's Adequate

1988 Sunset (Sunset - Intrigo a Hollywood)

1988 Die Hard (Trappola di cristallo)

1988 The Return of Bruno

1987 Blind Date (Appuntamento al buio)

1985 Moonlighting (serie TV)

1982 The Verdict (Il verdetto; non accreditato)

1980 The First Deadly Sin (Delitti inutili; non accreditato)