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Robin Hood
Anno: 2010
Regista: Ridley Scott;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: USA; UK;
Data inserimento nel database: 20-05-2010


“Ribelliamoci e continuiamo a ribelliamoci fino che gli agnelli non diventano leoni”. Prequel di Robin Hood o sequel delle Crociate? Oppure il ritorno del Gladiatore? Non è molto chiaro questo Robin Hood di Ridley Scott. Film costruito sul dettaglio, sul particolare, sull’effetto speciale, sulla freccia che si staglia, sulle massime ad effetto, sul crudo realismo del tempo, sulle unghia sporche, ma le idee sono veramente poche. Il male del cinema italiano – scarsità o azzeramento di idee e soggetti – colpisce a volte anche i grandi autori americani: molto spesso grandi solo nei compensi. Si parte dal ritorno dalle Crociate, all’assedio di un castello e si finisce a combattere i francesi sulle bianche scogliere di Dover. Il carattere e la personalità del nostro Robin Hood è una via di mezzo fra un ricco proprietario terriero e un professionista del ‘’volontario’’ dei nostri tempi. La proposta è di fingersi figlio di un possidente di cinquemila acri: la risposta è un sì con volto rassegnato e spirituale di un Russel Crowe talmente banale, finto e fuori luogo tanto è inverosimile. Non c’è molto altro nel film salvo sicuramente un bellissimo lavoro in post produzione. Il film è sicuramente ricco di effetti vivi e reali. La freccia – vero protagonista del film – è un oggetto vero, vitale ma anche intimo e profondo A una vita a se stante, la traiettoria è un cammino spirituale, una sorta di cammino di Santiago alla cui conclusione il dardo giunge a purificare il male e la cattiveria. Sicuramente però la recitazione della freccia è molto superiore a quella di Russell Crowe. Bellissima e stupefacente è invece la Marion di Cate Blanchett. Non c’è ironia e neppure sarcasmo nel film. I caratteri minori dovrebbero rappresentare l’aspetto ludico di un film in pratica non esistono; eppure la cavalcata nella battaglia finale di Robin Hood con un martello in mano per attaccare il nemico è di uno spasso unico. Ma dove lo ha trovato quel martello? Come gli è venuto in mente di andare in battaglia con quel martellaccio? Dopo aver utilizzato arco, spada ecco il puzzolente eroe andare all’assalto un con martello! Ma fatemi il piacere. Non era meglio un film dove i leoni si mangiavano gli agnelli?