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Una soluzione razionale - Det enda rationella
Anno: 2009
Regista: Jörgen Bergmark;
Autore Recensione: Roberto Matteucci
Provenienza: Sweden; Finland; Germany; Italy ;
Data inserimento nel database: 05-01-2010


Il mutamento demografico dell’innalzamento dell’età comporta anche la socializzazione di aspetti della vita che si ritenevano, infondatamente, prevalentemente giovanili. Una soluzione razionale, parla di amore, sesso, sentimenti, tradimenti fra persone mature. Il cinema internazionale è pieno di questi argomenti tutti raccontati dalla parte dei giovani, come se le persone mature non avessero una vita affettiva e sessuale. Nel 2003 in The Mother, tratto da un racconto di Hanif Kureishi, entra su questo argomento. Siamo però di fornte a solo sesso e passione fra una persona matura ed una molto più giovane. Nel 2007 il delizioso affresco inglese di Irina Palm ci riporta nel mondo della sessualità di una donna ultra cinquantenne, vedova che si ritrova una ‘’mano di fata’’. Alla Mostra di Venezia del 2009 è arrivato Io sono l’amore anche qui però la passione è fra una donna matura ed un giovane. Questi sono solo alcuni degli ultimi film che parlano di ‘’vecchi’’ e delle loro pulsioni, negati da tutti, come sono negati le pulsioni di ragazzi e ragazze in pubertà. Non se ne può parlare. Il tabù del sesso è rimasto sono per queste due fasce di età, agli altri tutto è permesso. Una storia d’amore tutta di persone mature ci viene invece narrata dallo svedese Jörgen Bergmark Due coppie di amici, tutti ultra cinquantenni e tutt’altro che belli, secondi i canoni attuali, si vedono e si frequentano. Succede quello che potrebbe accadere tra tanti ragazzi, il marito di una coppia si innamora della moglia dell’altra coppia. E’ una passione fatta di sessualità, non è un sentimento virtuale. Fanno l’amore, si spogliano di fronte alla cinepresa mostrandoci i loro fisici decadenti per l’età. E’ normale il fisico si deteriora, è un dato di fatto inevitabile. Certo i nostri modelli sono quelli pubblicitari. Il consumismo ed il suo linguaggio fa si che ci si debba vergognare del passare del tempo. E’ un tabù forte, che non può passare soprattutto nel mondo occidentale. L’alienazione nasce dal confronto fra noi, il nostro fisico e quello dell’immagine conformista e pubblicitaria: dove bisogna essere tutti belli ed uguali. Il paragone è impari, portatore di un grande disvalore culturale e generazionale. E’ una menzogna del nostro tempo. quello che possiamo sempre rimanere giovani. Basta un ritocco chirurgico, un po’ di palestra. Ma non è vero. Intanto creiamo dei mostri, delle false aspettative e delle false immagini che ci spingono a consumare non solo prodotti ma anche la nostra spiritualità ed il valore del tempo. Siamo di fronte ad un amore attuale. Un amore di vecchi. Quale è la differenza con l’amore di coppie giovani in Una soluzione razionale? E’ il voler cercare di essere maturi, calmi, riflessivi e di voler affrontare con una soluzione razionale un aspetto umano fortemente emotivo come l’innamoramento. Scoperto il tradimento e l’infatuazione i quattro si mettono a tavolino e decidono un comportamento raziocinante. Il bello che ci provano pure. Quello che segue è invece un attegiamento completamente irrazionale perché amore è sentimento astratto che non lega con la ragionalevolezza. Il finale è infatti passionale e giovanile. I sentimenti seguono la loro strada naturale e non si possono decidere ad un convegno. Amare è libertà e pensare di metterci delle regole è inconcepile. Il film è bello, introspettivo. Certo a volte si perde in se stesso, aspettando ciò che non arriva. La sceneggiatura parte veloce, poi sembra rallentare e poi riparte. L’immagine è un po’ ferma ma si adegua e concorda con il suo messaggio, il suo ritmo e l’ambientazione che è quella di un paesino un po’ noiosetto della Svezia.