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Nightmare: Dal profondo della notte - A nightmare on Elm street
Anno: 1984
Regista: Wes Craven;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 14-04-2005


Nightmare

Nightmare – Dal profondo della notte. Wes Craven. 1984. USA.

Attori: John Saxon, Robert Englud, Ronee Blakley, Amanda Wyss, Heather Langenkamp, Johnny Depp, Nick Corri,

Durata: 88’

Titolo originale: A nightmare on Elm street

 

 

USA. Un uomo si costruisce un guanto sulle cui dita applica delle lame taglienti. Lo stesso uomo compare negli incubi di un gruppo di adolescenti. A poco a poco gli incubi hanno effetto sui ragazzi: una di loro, Tina, viene infatti massacrata da quest’uomo e viene accusato dell’omicidio il suo ragazzo, Rod Lane. Nancy, figlia del tenente Thompson che si occupa del caso, è convinta che l’uomo che i ragazzi sognano sia il colpevole della morte della sua amica, ma il padre fa comunque arrestare il giovane Rod che poco dopo viene trovato strozzato in cella. Convinta allora di voler affrontare quest’uomo, Nancy chiede all’amico Glen Lantz di sorvegliarla mentre dorme ma questo si addormenta a sua volta e solo il trillo della sveglia salva Nancy dall’aggressione dell’uomo con gli artigli di metallo. Nella lotta per salvarsi, Nancy porta nella realtà il copricapo dell’uomo sul quale è segnato il suo nome. La madre di Nancy, preoccupata per quanto sta accadendo, ascolta la figlia e le racconta la verità: quell’uomo è Freddy Krueger, pedofilo che, per colpa di un male funzionamento della giustizia, era uscito di prigione e quelli del quartiere avevano deciso allora di catturarlo e bruciarlo vivo per vendetta. Nancy chiede ancora una volta una mano a Glen, domandandogli di essere svegliata una volta che lei ha bloccato Freddy nel sogno. In realtà il povero Glen diventa la prossima vittima di Krueger. La stessa sera, Nancy riesce a portare l’incubo dell’assassino nella realtà e affrontando le sue paure, riesce a cancellarlo, così come a riportare tutti i suoi amici di nuovo in vita. In realtà l’incubo non è finito.

Capostipite di un filone che ha raggiunto quota sei nel numero di sequel ufficiali, il film di Wes Craven contribuisce, assieme ad altre pellicole realizzate nello stesso periodo da altri registi di genere, a cambiare volto all’horror, dando vita definitivamente a quello che nella storia del cinema è considerato il new horror. Si tratta infatti di incubi metropolitani ed adolescenziali, di colpe dei padri che non fanno dormire i figli, di vendette che tornano a consumarsi non appena cala la notte ed i ragazzi si addormentano. Non si esce dall’incubo dice il regista nella sequenza finale (a sorpresa e di grande effetto) che sceglie di ambientare questo horror movie in un angolo del suo paese che all’apparenza sembra felice, ricco, lontano da preoccupazioni. Anche dietro le migliori famiglie (come quella che i Thompson rappresentano) si cela l’orrore di segreti taciuti, d’atteggiamenti mostruosi nascosti nella memoria, che riaffiorano ancora più potenti di prima per condannare i figli, colpevoli quanto i genitori (nel film separati e la madre con problemi d’alcolismo). La figura di Freddy Kreuger diventa il simbolo allora delle inquietudini adolescenziali (oltre il successo commerciale), un guanto armato di rasoi che fa stridere il ferro, che lacera la carne, che affonda e squarcia. Oltre la trama, la storia ed i suoi significati, una realizzazione matura del film, capace di mischiare incubo e realtà (ma cosa è reale nel cinema ?) senza lasciar traccia, confondendo anche lo spettatore più attento, preparandolo così ad una sorpresa costante, terrorizzante, terribile, angosciante. La scena nella vasca, e quella in cui Johnny Depp è risucchiato nel letto entrano di diritto nella storia del cinema di genere, quest’ultima soprattutto sembra quasi una sorta d’omaggio al film Shining (1980) di Stanley Kubrick, un’altra pellicola che metteva in scena la follia nel reale, sovrapponendo i piani e trasformando il tutto in un enorme incubo, l’Overlok Hotel (anche l’apparizione del primo cadavere sembra un omaggio al film con Jack Nicholson). Un anno prima dell’uscita del film di Wes Craven, un’altra pellicola s’impegnava a confondere i piani della realtà con quelli dell’incubo: Videodrome (1983) del regista canadese David Cronenberg, cui lo stesso Wes Craven potrebbe essersi ispirato per realizzare il meno riuscito Sotto shock (1989), sorta di fusione tra il film di Cronenberg ed il suo Nightmare. Tra le chicche della pellicola, l’esordio del bravo Johnny Depp nel ruolo di Glen.

 

 

Bucci Mario

[email protected]