Nightmare
– Dal profondo della notte. Wes Craven. 1984. USA.
Attori: John
Saxon, Robert Englud, Ronee Blakley, Amanda Wyss, Heather Langenkamp, Johnny
Depp, Nick Corri,
Durata: 88’
Titolo
originale: A
nightmare on Elm street
USA. Un uomo si costruisce un guanto sulle cui dita
applica delle lame taglienti. Lo stesso uomo compare negli incubi di un gruppo
di adolescenti. A poco a poco gli incubi hanno effetto sui ragazzi: una di
loro, Tina, viene infatti massacrata da quest’uomo e viene accusato dell’omicidio
il suo ragazzo, Rod Lane. Nancy, figlia del tenente Thompson che si occupa del
caso, è convinta che l’uomo che i ragazzi sognano sia il colpevole della morte
della sua amica, ma il padre fa comunque arrestare il giovane Rod che poco dopo
viene trovato strozzato in cella. Convinta allora di voler affrontare
quest’uomo, Nancy chiede all’amico Glen Lantz di sorvegliarla mentre dorme ma
questo si addormenta a sua volta e solo il trillo della sveglia salva Nancy
dall’aggressione dell’uomo con gli artigli di metallo. Nella lotta per
salvarsi, Nancy porta nella realtà il copricapo dell’uomo sul quale è segnato
il suo nome. La madre di Nancy, preoccupata per quanto sta accadendo, ascolta
la figlia e le racconta la verità: quell’uomo è Freddy Krueger, pedofilo che,
per colpa di un male funzionamento della giustizia, era uscito di prigione e
quelli del quartiere avevano deciso allora di catturarlo e bruciarlo vivo per
vendetta. Nancy chiede ancora una volta una mano a Glen, domandandogli di
essere svegliata una volta che lei ha bloccato Freddy nel sogno. In realtà il
povero Glen diventa la prossima vittima di Krueger. La stessa sera, Nancy
riesce a portare l’incubo dell’assassino nella realtà e affrontando le sue
paure, riesce a cancellarlo, così come a riportare tutti i suoi amici di nuovo
in vita. In realtà l’incubo non è finito.
Capostipite di un filone che ha raggiunto quota sei nel
numero di sequel ufficiali, il film di Wes Craven contribuisce, assieme ad
altre pellicole realizzate nello stesso periodo da altri registi di genere, a
cambiare volto all’horror, dando vita definitivamente a quello che nella storia
del cinema è considerato il new horror.
Si tratta infatti di incubi metropolitani ed adolescenziali, di colpe dei padri
che non fanno dormire i figli, di vendette che tornano a consumarsi non appena
cala la notte ed i ragazzi si addormentano. Non si esce dall’incubo dice il
regista nella sequenza finale (a sorpresa e di grande effetto) che sceglie di
ambientare questo horror movie in un angolo del suo paese che all’apparenza
sembra felice, ricco, lontano da preoccupazioni. Anche dietro le migliori
famiglie (come quella che i Thompson rappresentano) si cela l’orrore di segreti
taciuti, d’atteggiamenti mostruosi nascosti nella memoria, che riaffiorano
ancora più potenti di prima per condannare i figli, colpevoli quanto i genitori
(nel film separati e la madre con problemi d’alcolismo). La figura di Freddy
Kreuger diventa il simbolo allora delle inquietudini adolescenziali (oltre il
successo commerciale), un guanto armato di rasoi che fa stridere il ferro, che
lacera la carne, che affonda e squarcia. Oltre la trama, la storia ed i suoi
significati, una realizzazione matura del film, capace di mischiare incubo e
realtà (ma cosa è reale nel cinema ?) senza lasciar traccia, confondendo anche
lo spettatore più attento, preparandolo così ad una sorpresa costante,
terrorizzante, terribile, angosciante. La scena nella vasca, e quella in cui
Johnny Depp è risucchiato nel letto entrano di diritto nella storia del cinema
di genere, quest’ultima soprattutto sembra quasi una sorta d’omaggio al film Shining (1980) di Stanley Kubrick,
un’altra pellicola che metteva in scena la follia nel reale, sovrapponendo i
piani e trasformando il tutto in un enorme incubo, l’Overlok Hotel (anche
l’apparizione del primo cadavere sembra un omaggio al film con Jack Nicholson).
Un anno prima dell’uscita del film di Wes Craven, un’altra pellicola
s’impegnava a confondere i piani della realtà con quelli dell’incubo: Videodrome (1983) del regista canadese
David Cronenberg, cui lo stesso Wes Craven potrebbe essersi ispirato per
realizzare il meno riuscito Sotto shock
(1989), sorta di fusione tra il film di Cronenberg ed il suo Nightmare. Tra le chicche della
pellicola, l’esordio del bravo Johnny Depp nel ruolo di Glen.
Bucci Mario
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