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Tutto in quella notte
Anno: 2004
Regista: Franco Bertini;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 14-04-2005


Tutto in quella notte

Tutto in quella notte. Franco Bertini. 2004. ITALIA.

Attori: Luciano Scarpa, Elena Russo, Flavio Insinna, Rolando Ravello, Davide Lepore

Durata: 96’

 

 

Un appartamento rimane vuoto perché Marco, il proprietario, decide di partire per gli States con la compagna Lucia per recuperare il loro rapporto. Enzo, patito giocatore del lotto indebitato fino al collo, ha bisogno di soldi prima che un uomo armato di accetta si presenti per il conto e sceglie proprio quell’appartamento per fare un colpo. Impossessatosi delle chiavi, rubate alla sua compagna che lavora proprio con Marco, il ragazzo sottrae tre Rolex ma prima di darsi alla fuga si trova bloccato nell’appartamento perché questo è stato prestato da Marco a Giorgio, un amico, per una scappatella.

Dalla commedia degli equivoci al dramma il passo sembra spesso troppo breve ma per Franco Bertini, autore e regista (all’esordio con un lungometraggio) di questa intricata storia, è un po’ più lungo del solito. Sullo schermo, infatti, prima di raggiungere il tanto scontato climax, il regista fa sfilare un carrozzone di personaggi fra loro legati da una serie d’intrecci al limite del narrativo, in un insieme d’intricati collegamenti che guardano alla commedia italiana degli anni settanta più che a quella d’autore (le cosce con calze autoreggenti della ragazza ubriaca), riuscendo però a tenere bene le fila di tutti i movimenti ed accattivandosi le simpatie del pubblico. Girato quasi tutto con camera a spalla ed un rispetto della fotografia inferiore alla media generale delle pellicole prodotte in Italia (particolarità che determina il carattere del film), Tutto in quella notte si avvale di una sceneggiatura di ferro, solida e compatta, forse troppo intricata ma comunque divertente ed interessante, e che cresce (purtroppo) verso un limite emotivo del quale forse non si avverte la necessità e che comunque (in questo è stato molto bravo l’autore) riesce a non farsi prendere troppo sul serio (i numeri del lotto dati in punto di morte = il gioco al termine della tragedia = il cinema che non si prende sul serio). Da vedere per non dire un giorno di esserselo perso, Tutto in quella notte ha il fascino di un non ancora cult, e forse qualche speranza sul cinema italiano.                 

 

 

Bucci Mario

[email protected]