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Incubo sulla città contaminata
Anno: 1980
Regista: Umberto lenzi;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 24-11-2004


La grande guerra

Incubo sulla città contaminata. Umberto Lenzi. 1980. ITALIA.

Attori: Hugo Stiglitz, Laura Trotter, Maria Rosaria Omaggio, Mel Ferrer, Francisco Rabal, Sonia Viviani

Durata: 92’

 

 

Un aereo atterra senza permesso sulla pista di un aeroporto militare. Il giornalista Dean Miller è lì per fare un’intervista ad un importante studioso ma si accorge che dall’aereo scende una manica di uomini aggressivi, pieni di ferite e che uccidono i militari accorsi sul posto. In breve tempo l’intera città è in mano di questi uomini che, subita una radiazione nucleare, diffondono attraverso il sangue il germe della contaminazione. Dopo migliaia di morti, fuggito dalla città, persa la moglie e salvato in extremis da un elicottero, Dean si sveglia nel suo letto: è stato tutto un incubo. Poco dopo l’uomo va all’aeroporto per fare la sua intervista e l’incubo diventa realtà.

Variazione nemmeno troppo originale sul tema degli zombie, in questa pellicola esseri contaminati da radiazioni atomiche. Effetti speciali ridicoli e comunque contenuti (se si eccettua il solito occhio strappato), e una recitazione degli attori ai livelli più bassi non rendono fede al lavoro di un artigiano che si è sempre saputo distinguere nei vari generi cinematografici, dal peplum al poliziottesco. In realtà questa pellicola doveva essere diretta dal regista Enzo G. Castellari il quale, come Lenzi, avrebbe preferito una storia di vampiri alla L’ultimo uomo della terra (1964) di Ubaldo Ragona, piuttosto che una storia di zombi. Il film comunque potrebbe aver influenzato il recente remake de L’alba dei morti viventi (2004) di Zack Snyder, poiché entrambe le pellicole portano sullo schermo zombie non troppo intontiti ma più aggressivi e soprattutto in grado di organizzarsi e correre. Per certi versi potrebbe aver dato qualche spunto al regista George A. Romero per realizzare l’ultima pellicola della sua trilogia sui non morti, Il giorno degli zombi (1985), nel quale lo scontro principale è tra militari e cadaveri ambulanti. Apprezzabile in ogni modo, del film di Lenzi, il suo contenuto ecologico ed antinucleare. Davvero assurde invece alcune falle a livello di sceneggiatura: l’unico modo di ucciderli sarebbe sparargli in testa ma nel massacro nello studio televisivo (all’inizio del film quindi), per ben due volte e chiaramente, uno zombie con un foro di proiettile in testa ammazza e squarta qua e la; la moglie del comandante (Maria Rosaria Omaggio) trova una sua scultura con un coltello insanguinato conficcato in un occhio e poco dopo è lì che la ripara… senza timore di chi abbia compiuto quel gesto in casa sua. Assurdo!!! Immancabile, infine, l’ovvia aggressione in ascensore…. un classico degli zombie movie.

 

 

Bucci Mario

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