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Zombi 2
Anno: 1979
Regista: Lucio Fulci;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia;
Data inserimento nel database: 12-11-2004


La grande guerra

Zombi 2. Lucio Fulci. 1979. ITALIA.

Attori: Tisa Farrow, Ian McCulloch, Richard Johnson, Al Cliver, Olga Karlatos

Durata: 94’

 

 

USA. Una barca a vela giunge nella baia di New York. Poiché nessuno è al timone e la barca vaga senza meta, la polizia è costretta ad abbordarla per constatare cosa vi sia accaduto. Uno dei poliziotti che vi fa ingresso è assalito da un grosso uomo che gli morde la gola e che finisce in acqua sparato dal collega. Il cadavere si perde nelle acque della grande mela mentre quello del poliziotto assalito è portato all’obitorio dove sarà accertata la causa del decesso. La notte, il giornalista Peter West e Ann Bolt, figlia del proprietario della barca, eludendo la sorveglianza riescono ad entrare nella barca dove il giornalista trova una lettere scritta dal padre della ragazza ed a lei indirizzata. Dalle parole dell’uomo scoprono che la braca proviene dalle Antille e la coppia decide di arrivarvi con l’aiuto di Bryan e Susan, proprietari di un’altra imbarcazione. Poco prima di trovare il posto, l’isola di Matul, Susan è aggredita sul fondo del mare da uno zombi che però è a sua volta aggredito da uno squalo. Giunti poi sull’isola, dove sono accolti dal dottor Menard, se la devono vedere con un popolo di zombi che uno sciamano ha riportato in vita tramite riti voodoo. Trascorsa la notte a difendersi dalle aggressioni dei non morti, solo Peter ed Ann riescono a salpare nuovamente con la barca mentre tutti gli altri rimangono vittime degli zombi. Accendendo la radio, i due superstiti vengono a conoscenza che tutta New York è invasa dagli zombi.

All’inizio era previsto che a dirigere questa pellicola per Fabrizio De Angelis sarebbe stato il regista Enzo G. Castellari, ma senza nulla togliere a lui ed alla sua capacità creativa, se questa pellicola non fosse passata per le mai di Lucio Fulci non avrebbe raggiunto il successo riscosso. Considerato, infatti, non a torto una delle pellicole cult per antonomasia, per la quale molti americani hanno perso la testa (anche perché alcune sequenza sono girate proprio a New York, soprattutto quella finale sul ponte di Brooklyn) Zombi 2 ha ottenuto grandissimi incassi (oltre 30 milioni di dollari) ed ha avuto la capacità di suscitare polemiche anche diversi anni dopo la sua realizzazione, scomodando soprattutto registi talentuosi come Quentin Tarantino [i] (forse all’epoca a caccia di fama e successo). Sebbene la storia si regga sull’effetto Romero e soprattutto su un’improbabile isola delle Antille popolata da zombi, sono altri gli spunti creativi che hanno reso questo lavoro un vero oggetto di culto: dalle soggettive degli zombi (compreso il ritorno in vita da sottoterra) all’uso del grandangolo ed alla dilatazione dei tempi di reazione emotiva dello spettatore, idee collegate fra loro da movimenti della m.d.p. gestiti con naturale ed artigianale capacità creativa. Nel primo film davvero horror del regista, è proprio la sceneggiatura (di Elisa Briganti e Dardano Sacchetti) infatti, ad avere diversi buchi (che escludono le implicazioni sociologiche dei precedenti film sugli zombi), ma non lo stile del regista, indiscutibile. A quanto pare dunque, Fulci dimostra di dare il meglio di sé soprattutto all’estero. Effetti gore che giustamente fanno impazzire i fan del genere e che non hanno nulla da invidiare a quelli del più famoso George A. Romero. Assolutamente fuori di testa alcune trovate, una su tutte quella dello scontro tra lo squalo e lo zombie subacqueo, pensata probabilmente un po’ per prendere in giro il genere ed un po’ per allungare il brodo. Poco convincenti tutti gli attori, ma che importa se tanto i personaggi principali sono zombi ed il generale massacro cannibale?  Il regista Lucio Fulci appare come il direttore del giornale per il quale lavora Peter, mentre Tisa Farrow, sorella minore di Mia, moglie del regista Woody Allen, all’epoca era divisa tra il lavoro di attrice e quello di tassinara a New York [ii]. Sarà seguito da un improbabile Zombi 3 (1988) anticipato dal più riuscito Paura nella città dei morti viventi (1980) entrambi sempre di Fulci. Innegabili, per Zombi 2, i rimandi anche a pellicole più datate come White zombie (1932) di Victor Halperin e Ho camminato con uno zombie (1943) di Jacques Tourner (ambientato anche questo alle Antille) dove manca la critica sociale romeriana e tutto è puntato sulla claustrofobica presenza della magia nera (voodoo) e delle sue vittime, nonché ai racconti di Bram Stoker (l’arrivo della nave infestata nella baia di Houston ricorda la nave del vampiro) ed a più recenti campioni d’incasso come Lo squalo (1975) di Steven Spielberg. Sicuramente un cult movie in ogni angolo del pianeta.

 

 

Bucci Mario

[email protected]



[i] Marco Giusti. Dizionario dei film italiani Stracult. Sperling & Kupfer.

[ii] Paolo Mereghetti. Dizionario dei film 2000. Baldini & Castoldi.