Ingenui
e perversi. Andrzej Wajda.
1960. POL.
Attori: Krystyna Stypulkowska,
Tadeusz Lomnicki, Zbigniew Cybulski, Roman Polanski, Jerzy Skolimowski
Durata: 86’
Titolo
originale: Niewinni czarodzieje
Varsavia. Polonia. Andrzej
ascolta al mattino una registrazione mentre fa colazione e si rade la barba.
Una ragazza, Mirka, cerca di attirare la sua attenzione lanciandogli dei
sassolini alla finestra e bussando alla sua porta. Non le risponde e poco dopo
si reca a lavoro. Egli è un medico che, iscritto nel Comitato per lo sport,
visita i pugili prima degli incontri, e da tre anni suona anche la batteria in
un gruppo jazz. La sera, davanti a Mirka che lo insegue dopo che quello ha
suonato in un locale, fa lo stupido con una giornalista, ferendo i sentimenti dell’altra.
Poco dopo, in un altro locale, Edmondo, un suo collega, vorrebbe corteggiare
una bella ragazza accompagnata dal suo uomo ed ottiene la collaborazione di
Andrzej. Con uno stratagemma Edmondo porta via l’uomo di quella ed Andrzej si
ritrova solo con la ragazza, Magda, che egli preferisce però chiamare Pelagia.
Dopo un freddo e distaccato scambio di battute, la donna prende un autobus per
tornare a casa ed Andrzej la segue. Giunti alla stazione, la donna decide di
non partire più e segue l’uomo nel suo appartamento. Qui la coppia incomincia a
conoscersi e stila un programma sul quale basano la loro notte: un bicchierino
di vodka, un bacio, un discorso interessante e poi la conclusione della serata.
Poco dopo, sotto il balcone, arriva Edmondo a domandare di quella, in compagnia
di Mirka ubriaca che vorrebbe salire da Andrzej. L’uomo allontana entrambi e
torna da Pelagia. Con un pacco di fiammiferi improvvisano uno strip poker e
quando a Pelagia tocca togliersi gli indumenti intimi, Andrzej la riveste. All’alba
fanno colazione con uova strapazzate e poi si addormentano, lei sul letto e lui
su una poltrona. Giungono sotto il balcone quelli del gruppo musicale che,
facendo baccano, costringono Andrzej a scendere. Dopo aver scambiato quattro
chiacchiere con quelli, torna in casa e non trova più Pelagia. Si lancia alla
ricerca di quella a bordo di una lambretta e raggiungendo Edmondo cerca di
strappargli, inutilmente, qualche informazione. Viene aggredito da un pugile
ubriaco al quale non aveva fatto passare la visita e lo stende con un pugno.
Torna a casa e ritrova Pelagia e l’appartamento tutto in ordine. Nel momento in
cui si addormenta Andrzej, la donna lascia l’appartamento ma dopo pochi passi
torna indietro.
Scritto da Jerzy Skolimowski, Ingenui
e perversi è un interessante quadro generazionale attento a descrivere i
giovani che ciondolano nella capitale polacca dopo la seconda guerra mondiale.
Disillusi e romantici, i personaggi di questa strana (triste e cinica) commedia
sono giovani solitari cui mancano aspirazioni concrete e che fantasticano su un
modello di vita non troppo differente da quello che hanno. A metà strada fra
l’essere dandy e pseudo avanguardisti, il loro carattere assolutamente
solitario li rende comunque fascinosi ed a volte eccessivamente ermetici. A
tratti surreale (i dialoghi della coppia, che quasi mai s’incontra se non in un
rapido bacio, appartengono ad “…un canovaccio che rispecchia il nostro
tempo…”), intenso ma leggero, il film di Wajda non ha la carica politica
esercitata dalle plastiche inquadrature di Cenere e diamanti (1958) ma
gode comunque di un pesante bagaglio di riflessioni religiose (la
magnanimità del creatore) ed amarezze sentimentali ed esistenziali (“La
vita è come una roulette, si può puntare su tanti numeri diversi o sempre sugli
stessi…”). Amore incomunicabile (il cartellone pubblicitario sul quale
scorrono i titoli di testa, un uomo ed una donna che non si parlano) per
difetto di coraggio (lo strip che non si conclude). Grande il carrello
all’indietro quando Andrzej scende in strada chiamato dai musicisti e davanti
al quale tutti gli attori si alternano proponendo ognuno le proprie
riflessioni. Una pellicola estremamente verbale sull’inquietudine giovanile
di quegli anni e che spronerà altri registi alla trattazione del problema
(Giorgio Gattei su Alfonzo Canziani - Cinema di tutto il mondo – Mondadori).
Ottima la colonna sonora jazzata di Krzysztof T. Komeda, cui spetta un cammeo
(se stesso) così come anche allo sceneggiatore Jerzy Skolimowski (pugile) ed a
Roman Polanski (contrabbassista del gruppo). Meravigliosa Krystyna
Stypulkowska, tenera e provocante (la scena nella quale si disfa del peplo
illude qualsiasi spettatore).
Bucci Mario
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