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L’ululato - The howling
Anno: 1981
Regista: Joe Dante;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: USA;
Data inserimento nel database: 01-04-2004


La grande guerra

L’ululato. Joe Dante. 1981. USA.

Attori: Dee Wallace, Patrick Macnee, Dennis Dugan, Christopher Stone, Belinda Balaski, Kevin McCarthy, John Carradine, Slim Pickens, Robert Picardo, Dick Miller

Durata: 91’

Titolo originale: The howling

 

 

California. USA. La giornalista televisiva Karen White è perseguitata dalle telefonate del killer Eddie Quist. In collaborazione con la polizia, si reca ad un appuntamento telefonico con il maniaco in una cabina telefonica. L’uomo le fissa un secondo appuntamento in un locale a luci rosse e, a causa di un disturbo sulla frequenza, la polizia non riesce però ad ascoltare tutto. Entrata nel locale, Karen si ritrova sola con l’uomo in una cabina dove quello le mostra uno snuff movie. Terrorizzata perché quello sta per aggredirla, Karen urla attirando l’attenzione di alcuni poliziotti che uccidono Eddie. Terry e Christopher, colleghi di Karen, decidono di fare una puntata televisiva su Eddie e quando si recano a casa sua, scoprono una serie di disegni con volti per metà umani e per metà canini. Alle domande della polizia intanto Karen non riesce a rispondere perché sotto shock e si rivolge così ad uno psichiatra, il medico George Waggner, che la indirizza in una colonia da lui gestita, dove potrà ricordarsi quanto accaduto. Karen ci va con il suo uomo, Bill, e vi arrivano di sera mentre c’è una specie di party e dove un anziano ubriaco sembra intenzionato a prendersela con i presenti. La stessa notte Karen ode degli strani ululati ed uscita nel bosco, non si accorge che Eddie la guarda dai cespugli. In effetti, l’assassino che si credeva morto, è sparito dall’obitorio dove Terry e Christopher sono andati per chiedere informazioni. La notte dopo, gli abitanti della colonia scoprono diverse mucche sbranate. Intanto i due giornalisti si rivolgono ad uno specialista circa la vita dei licantropi. Una mattina a caccia, Bill rimane ferito dal morso di un grosso lupo. Karen al mattino, preoccupata per Bill, chiama Terry e chiede a quella di raggiungerla alla colonia. La notte, sentendo un ululato, Bill si sveglia e va nel bosco dove si accoppia con la bella ed ambigua Marsha, una donna della colonia. Entrambi sono licantropi e Terry riesce a registrare gli ululati su nastro audio. Facendo un giro nella colonia, al mattino, Terry riconosce nei disegni di Eddie lo tesso luogo. Sente una voce nel bosco che la chiama e giunge in una casa abbandonata che ricorda quella di Eddie. Qui, infatti, è aggredita da un licantropo ma, amputandogli il braccio con un’accetta, riesce a fuggire e si nasconde nello studio del professore. Riesce a contattare in tempo Christopher ed a controllare che tutti gli ospiti della colonia hanno lo stesso cognome di Eddie: Quist. L’assassino, infatti, è anch’egli un licantropo il quale, trovatala nello studio di Waggner, l’aggredisce e riesce a morderla. Poco dopo, Karen va nello studio del professore e trova il cadavere di Terry ed Eddie che prova ad aggredirla. Karen riesce a fuggire gettandogli dell’acido addosso.  In fuga, la donna è fermata da altri uomini della colonia che la conducono nella casa dove gli mostrano che tutti sono licantropi. Le offrono di diventare una di loro ma l’arrivo di Christopher, carico di pallottole d’argento, semina il panico. L’uomo riesce infine a dare fuoco alla casa. In fuga con la macchina, Karen rimane ferita dal morso di un ultimo licantropo. In televisione, chiamata a testimoniare quanto accaduto, Karen si comporta in modo strano: afferma l’esistenza di persone con una marcata identità animale e si trasforma in licantropo in diretta televisiva. Christopher è costretto ad uccidere anche lei.  

Dopo il successo popolare del film Pirana (1978) il regista torna a trattare ancora una volta di animali nel suo secondo lungometraggio ufficiale. Uscito dalla scuola di Corman, Joe Dante ne conserva la maggior parte delle caratteristiche: in un genere specifico come quello dell’horror, egli non si compiace unicamente nel gusto per l’orrido, ma inserisce immagini di più ampio respiro e che passano con disinvoltura dal comico (i commenti degli spettatori e dei programmi televisivi sulla mutazione di Karen; Karen che arriva alla festa e dice a Bill “Spero ci sia della gente simpatica”) al drammatico (l’ultima, sofferente mutazione di Karen) al sensuale (l’accoppiamento nella foresta) ed al morboso (le immagini che angosciano Karen sono la lingua che Eddie passa fra le labbra ed il filmino porno nella saletta). Licantropi come se fossero vampiri (il morso che contamina velocemente la vittima), una doppia identità dell’uomo, per metà composto di un magnetismo animale che ha il sopravvento sulla razionalità umana e che ha con sé tutti i caratteri di una diversità rivendicata ed inestricabile. Oltre che per il film in se stesso, il lavoro di Dante è diventato un cult del genere soprattutto grazie agli effetti speciali di Rob Bottin. La trasformazione del lupo, l’uomo che diventa lupo, una forma di dissolvenza corporea (E.Ghezzi – Paura e desiderio – Bompiani), è studiata in presa diretta e senza trucchi di montaggio. Scritto dal regista con Terence H. Winkless e John Sayles che compare come impiegato dell'obitorio (il Morandini – Dizionario dei film 2004).

 

 

Bucci Mario

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