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Borstal Boy
Anno: 2000
Regista: Peter Sheridan;
Autore Recensione: Andrea Caramanna
Provenienza: Irlanda;
Data inserimento nel database: 07-07-2000


Borstal Boy
Visto al Taormina Film Festival 2000Visto al
Taormina Film
Festival 2000

Borstal Boy
Regia: Peter Sheridan
Sceneggiatura: Nye Heron, Peter Sheridan
Fotografia: Ciaràn Tanham
Produzione: Pat Moylan, Arthur Lappin
Interpreti: Shawn Hatosy, Danny Dyer, Robin Laing, Lee Ingleby, Eva Birthistle, Michael York
Origine: Irlanda, 2000, 93 min.

La parte iniziale di Borstal Boy ha molte caratteristiche dei film sull'IRA. Un terrorista giovane s'imbarca carico di dinamite per raggiungere l'Inghilterra, obiettivo dell'attentato. Ma è subito scoperto e rinchiuso in riformatorio vista la giovane età (diciassette anni). Inizia così il percorso di formazione del giovane protagonista. Formazione di pensiero e ricerca d'identità sessuale. L'incontro-scontro con i compagni è necessario per abbattere pregiudizi e riscoprire la complessità degli esseri umani. Si aggiunge che la storia si svolge durante la seconda guerra mondiale. I cinegiornali dell'epoca sono tronfi di retorica, le cronache riportano le vittorie e le perdite con l'indifferenza cinica celata dallo spirito eroico e patriottico.
Il sentimento fondamentale è la solidarietà tra i vari personaggi che cresce fino alla scoperta d'affetti profondi. Quella tenera miscela di malinconia e gioia per la vita suggerita dagli eventi narrati non trova tuttavia sul piano stilistico l'intensità necessaria, perché il regista si affida più che altro a percorsi convenzionali dello sguardo e della messa in scena, calibrando il discorso filmico sul punto di vista di Brendan. I momenti più belli sono quelli, più liberi, della piccola performance teatrale, pratica abbastanza curiosa all'interno di un riformatorio, ma che sottolinea il carattere aperto e l'indole tollerante del direttore (York). La commedia stimola il confronto col testo di Wilde, "L'importanza di chiamarsi Ernesto". È il momento climax del film in cui il futuro appare più chiaro al protagonista proprio in virtù di una rielaborazione dei ruoli sessuali; la maschera ed il trucco, al di là del gioco dell'interpretazione, si rivelano la forma più potente per scandagliare l'anima.

Conferenza stampa con Peter Sheridan e Pat Moylan
Sul soggetto
Sheridan: È la storia vera di questo terrorista, Brendan Behan, che era andato in Inghilterra con grandissimo odio e ha incontrato della gente, dei giovani con i quali aveva molti punti in comune, erano anche loro dei proletari. Quando è tornato scriveva un diario in gaelico, è stato pubblicato il libro nel '57, è stato un grandissimo bestseller, era anche famoso come ubriacone, fu il primo a presentarsi in televisione completamente ubriaco, non gli importava nulla dei media, era un po' volgare, ma era un uomo straordinario, io lo conoscevo perché abitava vicino casa mia.

Le difficoltà per realizzare il film
Moylan: io non mi sono impegnata per dieci anni, come è successo a Peter, io lavoro in teatro, quando Peter mi ha presentato la sceneggiatura ho accettato di produrre il film. Abbiamo ricevuto un budget di 2,2 milioni, abbiamo girato per cinque settimane, in condizioni terribili, alla postproduzione abbiamo cercato di risparmiare il più possibile.

Le radici culturali irlandesi
Sheridan: La scelta di "L'importanza di chiamarsi Ernesto" non è casuale, Wilde ha riformato il dramma del diciannovesimo secolo, e il problema di Wilde era l'omosessualità o meglio la bisessualità, è questo è legato alla vita del protagonista. La dinamite è una metafora sessuale, c'è il problema dell'identità sessuale. E anche di scoperta di un mondo che s'immaginava molto diverso, il viaggio di Behan è molto simile a quello di Wilde.
Behan è diventato molto ricco, con le piece che ha scritto, purtroppo è stato un alcolista cronico, il certificato di morte fu firmato da un dottore di nome Sheridan, allora ho capito che dovevo fare il film.

Sulla scelta degli attori
Sheridan: La difficoltà è di trovare un attore che faccia la parte di giovane adolescente e poi quella di adulto, dunque alcuni potevano sembrare non credibili nelle scene sessuali. Per trovare questo attore abbiamo girato tutta l'Irlanda.
Moylan: Con questo budget dovevamo trovare la persona adatta passando attraverso centinaia di provini perché non era possibile ingaggiare la grossa star. Ringrazio Michael York che è stato molto disponibile. Spero che il film dia la possibilità ai giovani attori di farsi conoscere.

Avete già venduto il film nel mondo?
Moylan: No, al momento abbiamo solo la distribuzione irlandese, anche perché questa è stata l'anteprima mondiale.