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Gatti rossi in un labirinto di vetro
Anno: 1975
Regista: Umberto Lenzi;
Autore Recensione: Mario Bucci
Provenienza: Italia; Spagna;
Data inserimento nel database: 04-12-2003


La grande guerra

Gatti rossi in un labirinto di vetro. Umberto Lenzi. 1975. ITALIA-SPAGNA.

Attori: Martine Brochard, Joan Richardson, Ines Pellegrini, Andrés Mejuto, Mirta Miller, Daniele Vargas

Durata: 90’

 

 

Appena giunti a Barcellona, un gruppo di americani in vacanza assiste ad un sadico omicidio sulla Rambla: una ragazza muore accoltellata e mutilata del suo occhio sinistro. La polizia spagnola è costretta a fermare il gruppo, in special modo dopo che gli omicidi incominciano ad aumentare e soprattutto coinvolgono sempre di più solo i suoi componenti. Nel frattempo si è aggiunto alla comitiva anche Mark Burton, un dirigente innamorato della segretaria Paulette (anche lei nel gruppo) e convinto che l’assassino sia sua moglie, psicopatica che l’anno prima aveva visto compiere un omicidio identico. Sarà lui stesso a smascherare l’assassino, la sua segretaria, che uccideva per vendetta ed invidia perché rimasta orba quando ancora era una ragazzina.

Giallo senza pretesa alcuna, senza troppa suspence, e con attori quasi tutti di poca sostanza: Umberto Lenzi è ormai prossimo ad abbandonare il genere per girare solo polizieschi. Infarcita di sospetti, nemmeno troppo credibili, la trama prosegue forzatamente verso un finale che alla fine sembra veramente l’unico plausibile e quindi meno sorprendente. Interessanti i titoli di testa (con le musiche di Bruno Nicolai ed i fotogrammi di una mattinata nel parco giochi di Barcellona) e la novità di un assassino che preferisce i guanti rossi a quelli neri. Si dice in pullman all’arrivo, parlando della statua di Cristoforo Colombo “Spagnolo o italiano non ha importanza, certo che quel viaggio se lo poteva anche risparmiare” e detto da un’americana, fa il suo effetto. La ragazza spagnola di Un sacco bello (1980) di Carlo Verdone, in questo film è una delle vittime che riesce a scampare all’assassino.

 

 

Bucci Mario

        [email protected]