From
hell – La vera storia di Jack lo squartatore. Allen Hughes, Albert Hughes. 2001. USA.
Attori: Johnny
Depp, Heather Graham, Ian Holm, Jason Flemyng, Robbie Coltrane, Lesley Sharp,
Susan Lynch
Durata: 121’
Titolo
originale: From
hell
Londra. 1888. Una pallina d’oppio
brucia, l’ispettore Fred Abberline ha una visione: nel sobborgo di White chapel
è stato commesso un brutale omicidio. Chiamato ad investigare, l’ispettore, che
si avvale oltre che dell’intuizione anche dei sogni stimolati, si trova
ad indagare su corpi di prostitute massacrati ed ai quali è estratto l’utero.
Nelle loro mani egli ritrova resti di grappoli d’uva e sulle labbra sente
l’odore del laudano. L’ispettore si convince che l’assassino sia un uomo colto
e facoltoso, che ha la possibilità di offrire l’uva (bene di lusso con il quale
adesca le prostitute) e sappia maneggiare i coltelli meglio di un macellaio,
come un chirurgo. Addentrandosi sempre più nell’oscuro quartiere, Abberline
prende contatto con Mary Kelly, una prostituta amica delle vittime, e chiede
aiuto alla donna per risolvere il caso. Questa gli racconta il sequestro di una
giovane coppia avvenuto pochi giorni prima. Investigando sui loro nomi,
Abberline risale ad un principe sifilitico, erede al trono d’Inghilterra, che aveva
avuto una figlia da una prostituta. Questa donna era stata rinchiusa in una
work house e lobotomizzata. Sempre più convinto che vi sia di mezzo la comunità
dei medici, Abberline continua ad indagare mentre altre donne muoiono e la
popolazione incomincia a spazientirsi. Alla fine scoprirà che un insigne
medico, in nome della massoneria alla quale apparteneva (ed alla quale tutti i
potenti sembrano appartenere, compresi i più alti ufficiali della polizia),
vendicava quanto avvenuto al principe, in nome dell’Inghilterra.
Versione onirica della leggenda
di Jack lo squartatore, primo serial killer della storia inglese a non essere
mai scoperto. Tratto direttamente dal romanzo a fumetti Melodramma in 16
parti, scritto da Alan Moore e disegnato da Alan Campbell, ne mantiene lo
spessore soprattutto nelle visioni di Abberline e nelle sequenze degli omicidi.
Interessante il personaggio dell’ispettore, interpretato da uno Jhonny Deep non
al meglio della forma, che si scontra contro la massoneria londinese senza riuscire
a sconfiggerla ma che anzi, per quanto potente, gli impedisce di raggiungere
Mary Kelly una volta che questa è riuscita a scappare dalla capitale. Il suo
suicidio con l’oppio fa parte di un finale comunque tragico ed irriverente
verso i dogmi massonici contro i quali si è scontrato (la morte ha due monete
sugli occhi, rappresentanti la regina d’Inghilterra). Il tema della scienza, si
accompagna a quello della massoneria, in un confronto affrontato soprattutto
sul livello della conoscenza: gli esperimenti sui pazzi giustificano la
malvagità della comunità medica capace anche di dar via alla raccolta di fondi
per trasformare un uomo da circo malato d’elefantiasi in un fenomeno clinico,
elementi in netta opposizione al metodo di Abberline, a base d’oppio ed
assenzio. Molto bella la gotica e buia Londra ricostruita in studio dalle
scenografie di Martin Childs ed immortalata dalla fotografia Peter Deming con
una totale assenza di luce (molte delle sequenze di notte sono
indistinguibili). Vere pecche del prodotto sono la struttura narrativa, il
montaggio e le musiche, che contribuiscono a rendere il film noioso e purtroppo
prevedibile nella soluzione del giallo. Poco supportato dagli attori.
Bucci Mario
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