Sette
note in nero. Lucio Fulci. 1977. ITALIA.
Attori: Jennifer O'Neill, Marc
Porel, Gabriele Ferzetti, Gianni Garko, Jenny Tamburi, Evelyn Stewart
Durata: 95’
Prologo. 1959. Inghilterra: una donna in automobile
raggiunge il bordo di una scogliera. Firenze: lo stesso giorno, alla stessa
ora, la bambina Virginia ha la visione della madre che si lancia dalla
scogliera. Una ventina d’anni dopo Virginia, arredatrice sposata da tre mesi
con il ricco toscano Federico Ducci, mentre è alla guida della sua auto ha una
visione che sembra mostrargli un omicidio. Raggiunta la villa di proprietà del
marito, si accorge che i dettagli della sua visione corrispondono ad una stanza
di questa ed allora, fatto un buco nella parete, scopre che vi era stato murato
il corpo di una ragazza di 25 anni la cui sparizione risaliva al 1972.
Dell’omicidio è accusato il marito e Virginia si mette in testa di scagionarlo.
Attraverso diverse indagini, cercando di comprendere meglio il significato
della sua visione, Virginia capisce che l’omicidio al quale ha assistito, non
era quello della giovane 25 enne, ma il suo, e che quella che aveva avuto non
era una visione ma una precognizione. Murata viva nello stesso buco che aveva
scoperto il cadavere della ragazza, sarà salvata dal suo amico parapsicologo e
dal suono della sveglia del suo orologio.
Abbandonando il genere hard che lo aveva contraddistinto,
Lucio Fulci (re dello splatter italiano) torna al giallo (anche se condito di
paranormale) montando sulla visione della protagonista una storia di furti ed
omicidi, decostruendo man mano trama e sospetti grazie alle diverse
interpretazioni del sogno e di tutti i suoi dettagli. Da quando Jennifer
O’Neill entra nel taxi per raggiungere via Lombroso fino all’arrivo del
vero assassino, la suspence è davvero palpabile. Un lavoro interessante (le
visioni di Virginia nel prologo sono immediate mentre nella trama il tempo
della visione è anticipatore della storia) condito dalle angoscianti musiche di
Franco Bixio, Fabio Frizzi e Vince Tempera e sceneggiato dallo stesso regista
con l’aiuto di Dardano Sacchetti e Roberto Gianviti (che rielaborano il romanzo
Terapia mortale di Vieri Razzini). La canzone With you dei titoli
di testa è cantata da Rosanna Barberi.
Remake nel 1991 di Partho Ghosh con il titolo 100 days.
Bucci Mario
[email protected]