La creazione di un microuniverso solidale creato attorno alla morte

Prima offerta: Mi va di dormire con te, solo dormire ...

Espressione rappacificata da Eros commisto a Thanatos -

Frase pronunciata dopo lo scorrere in fast forward del filmino porno a casa di Flavio, l'insegnante malato terminale. L'unica maniera utile per fruire di un film pornografico, perché i cinemi così tornano a riappropriarsi della propria caratteristica di puro movimento, riducendo i corpi a goffi accidenti, macchine celibi del desiderio serializzato che al contrario diventano desideranti solo con il trasporto emotivo che va riempito con la coinvolgente (emotivamente e sessualmente) sequenza finale in cui Nina non fa una pietosa opera di compassione, ma compie davvero un atto di passione:

pudicamente vestiti entrambi, non ripresi in plongée (a cui li aveva costretti la malattia, dimostrando il carattere morboso ed entomologico di quella scelta di inquadratura, che riprende le immagini dei set), fanno per la prima volta l'amore, il primo atto dall'inizio del film capace di trasmettere una pulsione erotica ad una mente non frustrata dall'ipocrisia bacchettona.

È una sequenza possibile soltanto grazie alla maestria di Ferrario che si manifesta nella preparazione affidata alla tenerezza che unisce l'infermiera, l'insegnante e le due donne: un'amicizia fondata sulla morte e sugli insegnamenti in termini di patrimonio di umanità che ci proviene ("Sono stato bene con voi. Non scordatevene") dalle morti di chi ci è caro. Allo stesso tempo la morte al lavoro non è scelta casuale per un film autoreferenziale.

... Ultimo desiderio: Vorrei fare l'amore con te




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